Di Redazione
Poco prima di morire, e nulla lasciava immaginare che a breve il prestigioso tecnico internazionale ci avrebbe lasciato in modo così improvviso, Bebeto stava lavorando a due libri: uno di tecnica e uno autobiografico, legato ai suoi ricordi di campo, alle sue rivalità e amicizie. Due pubblicazioni che purtroppo rischiano di restare negli appunti. Con l’amico giornalista Rafael Valesi, il suo biografo ufficiale, stava invece raccogliendo a una raccolta di tutte le sue ultime interviste, molte delle quali inedite o pubblicate solo parzialmente. Non solo pallavolo, ma anche famiglia, amicizie e le sue grandi passioni per la musica e lo sport. In particolare il calcio. Valesi ha trascritto a una a una tutte le interviste pubblicando 256 pagine che sono integrate anche da alcuni documenti e appunti scritti personalmente da Bebeto. Oltre venti ore di materiale mai pubblicato.
Il libro è stato pubblicato inizialmente in portoghese, “O Que Eu Vivi”, e in inglese (“What I Have Lived”). La prefazione è stata affidata a Alex Kalil, uno dei più stretti collaboratori di Bebeto all’Atletico Mineiro fin da quando il tecnico aveva deciso di dedicarsi interamente al football. Bebeto è stato considerato l’allenatore che più di ogni altro ha consolidato il progetto tecnico del Brasile allenando con grande successo anche la nazionale italiana, un titolo mondiale vinto nel 1998 e il Parma. È scomparso il 13 marzo del 2018 stroncato da un infarto mentre stava assistendo a una cerimonia celebrativa nel quartier generale dell’Atletico Mineiro.
(Fonte: Travessa.com.br)