Foto Ufficio Stampa Sigel Marsala
Di Redazione
Si lavora costantemente in casa della Sigel Marsala per mantenere la squadra in A2 Femminile nonostante la retrocessione in B1 di qualche mese fa. Come riportato oggi dal “Giornale di Sicilia – Trapani“, la dirigenza sta sondando più piste per concretizzare la cosa.
Calato da tempo il sipario sul campionato la Sigel è oggi impegnata su più fronti con il suo presidente Massimo Alloro e l’infaticabile direttore sportivo Maurizio Buscaino.
Da un lato, i dirigenti hanno avviato le pratiche per ottenere il ripescaggio nella seconda serie nazionale, ripescaggio peraltro assai probabile alla luce dello straordinario cammino delle marsalesi nella poule salvezza in cui dopo l’arrivo della statunitense Schwan, hanno conseguito più punti di ogni altra formazione giungendo però terzultime ad un solo punto da Pinerolo. Dall’altro, se non dovesse andare a buon fine la prima soluzione e se Roma – altra squadra che aspira all’unico posto disponibile – dovesse all’ultimo momento avere la meglio per il ripescaggio, Massimo Alloro e compagni hanno pronto il cosiddetto «piano B» e stanno cercando di portare a termine l’acquisizione di un titolo sportivo di A2 femminile.
Da indiscrezioni trapelate sarebbe il titolo della società Aprilia Latina che, dopo aver vinto il campionato di B d’Eccellenza e ottenuto il salto di categoria, intende rinunciare alla A per prendere parte di nuovo alla Bl.
«Non confermo, né escludo anche questa ipotesi – osserva il presidente Alloro – posso dire soltanto che ci stiamo muovendo in tutte le direzioni per disputare anche il prossimo anno la A2. Una piazza come Marsala merita più della B di Eccellenza che, comunque, è una buona categoria dove si pratica un certo tipo di pallavolo ed è una vetrina interessante. Vedremo cosa riusciremo ad ottenere, fermo restando che c’è da affrettare i tempi a partire dalla decisione sulla conferma, o meno, dell’allenatore».
La Sigel, adesso, risultati alla mano, vorrebbe da una parte confermare Fabio Aiuto, ma, dall’altra, dopo una serie di colloqui con il diretto interessato, avrebbe concordato di attendere prima l’ufficialità della partecipazione alla A2 e, a seguire, decidere se continuare il rapporto di collaborazione.