Di Redazione
Adesso è ufficiale: Meliha Ismailoglu non potrà giocare le gare che la Turchia disputerà in Cina per la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020, abbiamo descritto il caso ampiamente in questo approfondimento. La vicenda del passaporto della giocatrice, nata in Bosnia Erzegovina e registrata come Meliha Smajlovic, non è stato dichiarato conforme. Alla luce della vicenda ci sarebbe un banale errore di aggiornamento di documenti: ed è un bel danno per la squadra di Giovanni Guidetti che alla vigilia del torneo si ritrova con tredici giocatrici e senza il suo opposto.
La giocatrice era partita lo stesso per Ningbo senza sapere se la questione, che è venuta alla luce solo ieri, si sarebbe risolta. Oggi è stato ufficializzato che la giocatrice non potrà giocare e Giovanni Guidetti si è sfogato su Twitter con un post dal suo account ufficiale: “Meliha ha cominciato a giocare per la Turchia nel 2014, un anno prima se consideriamo il beach volley e in questi sei anni ha disputato Mondiali, Grand Prix, Volleyball Nations League, Europei: per tutta l’estate la ragazza ha lavorato duro con il sogno di qualificarsi per le Olimpiadi ma non potrà scendere in campo perché qualcuno, da qualche parte, magari molti anni fa, ha commesso un errore nei suoi documenti. Non importa di chi sia la responsabilità. Quello che conta è che il sogno di una giocatrice è andato in frantumi e questo non è giusto. Sono certo che metteremo ancora maggiore rabbia e concentrazione in campo per Meli e per la nostra squadra”.
Le notizie che arrivano da Ningbo parlano di una Ismailoglu molto abbattuta per questa vicenda che ha veramente dell’incredibile considerando che ancora poche settimane fa la giocatrice aveva regolarmente preso parte alle gare con la Turchia anche in Cina durante la Volleyball Nations League. La sua decisione di diventare di nazionalità turca risale addirittura al 2011…
(Fonte: Giovanni Guidetti social)
