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Fipav: Tesseramenti invertita la tendenza grazie alla promozione del Mondiale 2018, campionati al top, Volley S3, Scuole e incentivi federali

MODENA – I numeri dei tesserati dell’ultima stagione agonistica fanno gongolare il movimento pallavolistico al pari dei 4 pass per Tokyo strappati dalle nazionali di volley maschile, femminile, sitting volley e beach volley. 

Nel settore maschile la differenza tra il tesseramento 2017/18 e la scorsa stagione 2018/19 ha registrato un +2,09%, secondo segno più dalla stagione 2010/11 dopo il +3,83% rispetto l’anno precedente della stagione post olimpica di Londra 2012 con chiuso con il bronzo dell’Italia di Berruto. Un dato che in se può apparire “poco importante” in senso assoluto ma che invece è un segnale indicativo e più che positivo. Questa federazione, con una particolare attenzione agli aspetti promozionali e di reclutamento, la grancassa mediatica del Mondiale 2018 che ha “investito”  l’Italia intera, la trasmissione su Rai2 e Rai3 delle nostre nazionali, l’incentivazione del lavoro nei settori giovanili delle società italiane con aiuto sostanziosi della Fipav alle migliori realtà sparse sul territorio, la sempre più presente attività del Volley S3 in tutti i palasport e piazze d’Italia, la presenza nelle scuole con kit  di materiali e una fondamentale buona formazione del settore tecnico italiano, due dei campionati più belli e appassionanti del mondo, hanno portato ad una inversione di tendenza. 

Questo il dato principale su cui vale la pena soffermarsi.        

I NUMERI – Sono stati 75.337 i tesserati maschi, un dato che vale doppio in prospettiva: i picchi positivi sono da riscontrarsi nella maggior parte dei casi nelle età giovanili. Dall’età di 6 anni all’età di 12 i dati sono più che incoraggianti. Ogni singolo anno di età ha registrato aumenti. 6 anni +6,56%, 7 anni +3,91%, 8 anni +7,32%, 9 anni +12,12%, 10 anni +0,33%, 11 anni +2,28%, 12 anni +1,89%.

Altri picchi ai 14 anni +3,30%,  +2,87% tra i 17enni, +5,09% i 18enni, ma soprattutto +9% nei 20enni, +6,6% nei 22 anni. Altro picco positivo ai 29 anni, +7,27%. Dati che evidenziano un ricambio nel movimento che ha come età con la maggior dismissione il -8,71% tra i 30enni.

Picchi di tesserati nelle età tra 12 e 14 anni con più di 5000 tesserati. 

Tiene il movimento femminile con ben 247.041 tesserate, un dato complessivo di -0,6% rispetto l’anno precedente ma segni più tra i 6 e i 10 anni, nuova linfa per il futuro. Consolidamento tra i 16 (+5,43%) e i 19 anni (+2,62%) e voglia di giocare anche a 28 anni (+7,21%) e anche a 30 anni (+2,84%).

Oltre le 20.000 unità le fasce d’età da 10 a 13 anni. L’età più critica quella delle 23enni (-7,30%) con ritorno di segno più all’età di 24 anni (+0,59%)   

Il vice presidente Adriano Bilato  sottolinea l’impegno della federazione in ambito giovanile: “Con grandissimo piacere abbiamo riscontrato che è tornato il “segno più” per quanto riguarda i tesseramenti che sono cresciuti sia in ambito maschile che in ambito femminile. Nel periodo dei “segni meno” ci siamo guardati in faccia e abbiamo capito che dovevamo far divertire i bambini e abbiamo cominciato a investire tantissimo nel Progetto S3 sia nelle scuole che con le società: abbiamo piantato un seme che sta germogliando e siamo convinti che l’aumento dei tesserati e l’abbassamento dell’età di tesseramento verso la fascia dei 6-12 anni sia il frutto di questo grande investimento e di questa scommessa che, con grande soddisfazione e grande orgoglio, stiamo senza dubbio vincendo”.


Fonte: https://www.volleyball.it/feed/


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