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Di Redazione
Numeri positivi per l’Italia al termine dei Campionati Europei femminili in cui le azzurre si sono piazzate al terzo posto, tornando a conquistare una medaglia continentale dopo 10 anni. Il dato più importante riguarda Paola Egonu: nonostante le prestazioni altalenanti, l’opposta azzurra si è laureata miglior realizzatrice della manifestazione con grande distacco sulle rivali. Al di là del numero dei centri totali, 196 contro i 168 di Smarzek e i 142 della MVP Boskovic, Egonu risulta assolutamente irraggiungibile anche nella media di punti messi a segno per set: ben 6,32 (nessun’altra giocatrice ha toccato i 6).
L’opposta di Cittadella guida inoltre la classifica dei servizi vincenti (24 come l’azera Rahimova) ed è quinta – la migliore delle azzurre – nella gradutatoria dei muri-punto, guidata da Eda Erdem (36) davanti alla russa Koroleva.
Bene anche Miriam Sylla, seconda miglior schiacciatrice del torneo per percentuale d’attacco: 52,35% contro il 53,06% della bulgara Nasya Dimitrova. Questa classifica è naturalmente dominata dalle centrali: la prima è Robin De Kruijf con uno stellare 65,63%, davanti alla solita Erdem, mentre Cristina Chirichella è sesta con il 53,33%.
Per quanto riguarda la ricezione, tasto dolente in casa azzurra, sono i due liberi della Serbia campione a far registrare le migliori percentuali di positività: Teodora Pusic al 52,63% e Silvija Popovic al 47,25%. A livello di squadra, però, è stata la Turchia a fare meglio con il 43%, dietro alla sola Finlandia (46%), mentre la squadra di Mazzanti si è fermata al 30%.
In tutti gli altri fondamentali l’Italia si piazza ai primi posti delle graduatorie: seconda per numero di ace (2,2 a set contro i 2,3 di Croazia e Azerbaijan) e per percentuale di attacco (48% contro il 51% dell’Olanda, davanti a Polonia e Serbia con il 45%), terza per muri-punto (2,9 a set dietro alla Russia con 3,7 e alla Turchia con 3,1).
(fonte: Cev.eu)