Prima semifinale
Polonia – Slovenia 1-3 (23-25, 26-24, 22-25, 23-25) –
LUBIANA – La Slovenia di Giuliani e del suo staff italiano (tanti anche i giocatori della nostra della Superlega) è la prima finalista del campionato europeo e domenica pomeriggio a Parigi affronterà la vincente della semifinale di domani tra Francia e Serbia. Dopo aver battuto 3-1 la Russia nei quarti, Urnaut (top scorer dei suoi con 18 punti) e compagni hanno replicato lo stesso punteggio sulla favorita Polonia di Leon (22 punti) e coach Heynen.
PIU’ E MENO – La Slovenia cala leggermente al servizio rispetto al match con la Russia (oggi 7 ace e 20 errori contro i 10 ace e 19 errori dei polacchi), ma sale decisamente di tono in attacco dove sbaglia pochissimo (solo 4 errori contro i ben 12 polacchi) e chiude col 50% di vincenti di squadra (Cebulj 57% di vinc. e 48% di eff., Urnaut 44% di vinc. e 28% di eff.) grazie anche al decisivo contributo dalla panchina di Toncek Stern che sul 20-17 del 1° set sostituisce definitivamente Gasparini e chiude con un eccellente 52% in attacco. Paga dazio nel ruolo dell’opposto invece la Polonia: Muzaj chiude con appena 3 punti, il 38% di vinc. e il 13% di eff. in att. e non molto meglio va con Konarski (9 punti, 42% di vinc. e 21% di eff. in att.). Prova da rivedere anche per Kubiak (saldo 0 tra punti fatti, errori totali e murate) e Leon che gioca un brutto primo set e chiude con percentuali discrete, ma non sui suoi standard in attacco: 47% di vinc e 31% di efficienza.
I SESTETTI – Sorpresa dell’ultim’ora a referto. Manca per infortunio il secondo palleggiatore Gregor Ropret, sostituito da Uros Planinsic. Le formazioni però sono quelle attese e dunque: Drzyzga-Muzaj; Leon-Kubiak; Nowakowski-Bieniek ed i liberi Zatorski e Wojtaszek da una parte; Vincic-Gaparini; Urnaut-Cebulj; Kozamernik-Pajenk; Kovacic dall’altra.
LA PARTITA
1° set: Leon fa il primo break point per la Polonia (2-0), poi la Slovenia accusa l’avvio negativo di Urnaut: un errore in difesa su ricezione lunga avversaria (4-2), un attacco out (6-3) ed uno murato (7-3). Leon aggiunge l’ace dell’8-3, ma sul 9-4 la Slovenia risponde con 5 punti consecutivi: errore di Muzaj (9-6), contrattacco di Cebulj (9-7), altro errore di Muzaj (9-8) e slash di Kozamernik sulla ricezione di Leon (9-9). Heynen sostituisce Muzaj con Konarski e la Polonia sembra ripartire con i break firmati Leon: 12-10 e 15-12. Kubiak non può aggiustare una brutta alzata di Drzyzga (17-16), ma ci pensa il muro di Bieniek su Gasparini a ridare il +3: 20-17. Entra Toncek Stern al posto di Gasparini e la Slovenia rientra grazie ad uno svarione in attacco di Leon (20-19) e al contrattacco di Cebulj dopo difesa sull’ex-cubano: 20-20. Bieniek trova l’ace del 22-20, ma la Slovenia non molla e ribalta tutto: muro di Pajenk su Leon dopo scambio prolungato (22-22), palla in rete di Leon (22-23), ace di Cebulj (22-24). Leon salva il primo set point (23-24) ed ha anche la free ball del pari, ma viene murato da Vincic: 23-25.
2° set: Restano in campo Konarski e Toncek Stern. Slovenia avanti con l’errore di Kubiak (1-3) e la pipe in contrattacco di Cebulj (3-6). Nowakowski (mai servito in attacco in tutto il match!) accorcia con un ace (5-6) e Kubiak pareggia (7-7). Kozamernik trova l’ace del 7-9 e per un nuovo break-point bisogna attendere sino al contrattacco di Leon che vale il 17-17. Urnaut mura Konarski (17-19), ma è murato da Nowakowski (19-19). Kubiak concede il 19-21 in attacco, ma si rifà quasi in extremis con l’ace del 23-23. Dopo l’errore in battuta di Kubiak (23-24), Cebulj potrebbe chiudere ma viene murato da Bieniek (24-24) che poi piazza anche l’ace del sorpasso: 25-24. Il muro di Konarski su Cebulj (26-24) vale l’1-1.
3° set: La Polonia fa i primi 2 break point (2-1 e 4-2), ma dal 6-4 la Slovenia ribalta il punteggio con 3 punti consecutivi di Urnaut (6-7) ed il muro di Pajenk sul secondo tocco di Drzyzga: 6-8. Heynen inizia a pescare dalla panchina e Klos (entrato per Nowakowski) piazza un muro (7-8), ma la Slovenia allunga col contrattacco di Cebulj (7-10) ed il muro di Pajenk (8-12) su Kubiak che lascia il posto a Sliwka. La Polonia scivola a -5 sull’errore di Klos (11-16) ed Heynen si gioca anche la carta Komenda per Drzyzga. Un ace di Leon (13-16) ed un contrattacco di Sliwka (16-18) riavvicinano la Polonia, ricacciata però indietro dall’ace di Stern (17-21) e dall’errore di Konarski (17-22). Torna Muzaj, ma è il servizio di Bieniek (ace del 19-22 e mezzo punto chiuso da Klos per il 20-22) a riaprire il parziale. Il neoacquisto della Lube poi però sbaglia (20-23) e Stern conquista 3 set point con un mani e out su Leon (21-24). Sul secondo set point e con Leon in battuta la Polonia ha la palla del -1, ma sciupa ben 2 contrattacchi con Sliwka e Muzaj e così Urnaut la punisce: 22-25.
4° set: Tornano Drzyzga, Nowakowski e Kubiak; resta in campo Muzaj. Dopo un break point per parte (0-2 e 3-3), la Polonia prova a scappare con Leon: ace del 5-4 e muro su Stern del 9-7. Leon concede l’11-11 in attacco, ma si rifà con l’ace del 13-11. Ace però anche per Vincic che batte float nell’angolino a scavalcare Kubika: 14-14. Dopo i contrattacchi di Kubiak (16-14) ed Urnaut (16-16) si procede punto a punto. L’errore in battuta di Leon (20-20) fa fiutare ancora di più il colpaccio alla Slovenia che infatti va a piazzare i break point decisivi col muro di Stern su Kubiak (21-22) ed un ace di Urnaut (22-24). La battuta in rete di Kubiak (23-25) dà il via alla festa del pubblico di Lubiana.