PERUGIA – La prima domenica di novembre ha un sapore dolcissimo per la Sir Safety Conad Perugia.
Il sapore della Del Monte Supercoppa che Vital Heynen ed i suoi ragazzi riportano a Perugia dopo una Final Four spettacolare e meravigliosa per i Block Devils.
Una due giorni che ha visto la squadra crescere in maniera esponenziale, compattarsi come gruppo e lavorare in campo per cercare di mettere in pratica al meglio il credo pallavolistico del coach belga.
Oggi, giornata di riposo e recupero, è il giorno giusto per sentire le voci e le emozioni dei protagonisti di ieri. Cominciando proprio da Heynen.
“Questa vittoria è soprattutto della squadra”, dice l’allenatore di Perugia. “Le prime partite stagionali non sono state facili, ma nell’ultima settimana ho visto che i ragazzi hanno capito non un sistema, ma una filosofia ed una mentalità che sono quelle di giocare insieme. Per me questo aspetto è fondamentale, è fondamentale non trovare l’errore, ma trovare la soluzione. Sono orgoglioso della squadra, in finale contro Modena, che è una squadra molto forte, abbiamo giocato cinque set senza calare mai con la testa e credo che abbiamo vinto grazie alla testa questa Supercoppa”.
Se sono i fondamentali di attacco che spesso si prendono scena e ribalta, ieri i Block Devils hanno messo un mattone pesantissimo per la vittoria finale con una ricezione di altissimo livello contro la battuta a mille all’ora di Modena. Grazie soprattutto alle performance di Colaci e Lanza.
“Eravamo venuti a Citivanova – dice il libero – per vincere la coppa, come le altre formazioni ovviamente, e sono strafelice per come ce la siamo conquistata. Ci abbiamo creduto tanto, abbiamo sofferto ma è una grande soddisfazione anche per come siamo arrivati a questa Final Four. Ci davano tutti per spacciati, ma le partite prima bisogna giocarle. La finale è stata una partita incredibile, tiratissima, abbiamo affrontato una squadra fortissima e mi sono divertito un sacco in campo. La ricezione una chiave del match? Sapevamo che per avere delle chance dovevamo tenere in quel fondamentale. Siamo stati bravi, loro hanno tirato a mille, noi tre (oltre a Colaci, ovviamente Lanza e Leon, ndr) ci siamo aiutati tanto”.
“È stata una Final Four di altissimo livello con tutte e quattro le squadre preparate a combattere”, conferma lo schiacciatore. “La finale è stata lunghissima, difficile, con alti e bassi chiaramente, ma con un livello di gioco che di solito si vede molto più avanti in stagione. La nostra metamorfosi rispetto a dieci giorni fa? Siamo passati dalle stalle alle stelle molto velocemente, ma dobbiamo stare attenti perché il passo inverso è sempre dietro l’angolo, dobbiamo proseguire a lavorare tanto, ad affinare i nostri meccanismi e ad avere la stessa determinazione di questa Supercoppa. In ricezione abbiamo fatto i numeri, tenendo contro una squadra che batteva davvero forte. Poi è chiaro che abbiamo dei terminali in attacco fantastici”.
La chiusura di tutto è per un giocatore che lavora molto nell’ombra, magari meno appariscente degli altri, ma a conti fatti con un apporto sempre determinante.
“È stata una partita sempre molto equilibrata, l’abbiamo vinta nel quinto con i break di Leo e Bata (Leon ed Atanasijevic, ndr)”. È questa la sintesi di Fabio Ricci che poi prosegue. “Vincere è sempre molto bello, abbiamo iniziato la stagione con un trofeo ed è importante, ma ora torniamo in palestra a lavorare. Eravamo venuti a Civitanova con l’idea di crescere e lavorare sulle cose che ci aveva chiesto Vital (Heynen, ndr). Direi che lo abbiamo fatto migliorando come squadra, migliorando nella fase muro-difesa e sbagliando di meno rispetto al solito. Poi ci siamo portati a casa la coppa quindi sono stati due giorni perfetti”.