Foto FIVB
Di Paolo Cozzi
Primo impegno per la Nazionale Italiana maschile in Volleyball Nations League: una nazionale dai molti volti nuovi che dovrà lottare e sudare per ritagliarsi un posto al sole in questa competizione. Nonostante il risultato negativo, è da apprezzare come i molti esordienti in maglia azzurra abbiano tenuto il campo senza sbandare anche nei momenti di maggior pressione da parte Iraniana.
Sono tante le facce nuove scese in campo nel progetto di coach Blengini, che mira a far crescere un gruppo di giocatori che in campionato non ha avuto magari molto minutaggio, ma potrebbe rappresentare una buona spina dorsale per la nazionale futura.
Ad inizio partita gli occhi sono tutti puntati sul più “piccolo” del gruppo, il giovane Lavia, reduce dalla sua prima stagione in Superlega anche se non da titolare. Un impatto non facile per lui, che ha faticato tantissimo in attacco, mentre ha trovato più continuità in ricezione e al servizio prima di essere sostituito. Ma il ragazzo ha i mezzi per fare meglio e sono sicuro che già dalla partita con i tedeschi darà risposte importanti al suo allenatore, diamogli il tempo di fare esperienza e crescere a livello internazionale!
Meglio ha fatto il suo compagno di squadra ravennate Russo: anche se poco chiamato in causa da Giannelli, ha dimostrato buona manualità in attacco e prontezza di riflessi su un paio di palle vaganti. Deve crescere invece tanto a muro, dove oggi a volte si è trovato a rincorrere le alzate di Marouf.
Ancora meglio il suo collega di reparto, Anzani, che in corpo ha una voglia di rivincita pazzesca dopo una stagione in chiaroscuro in quel di Modena. Il braccione mulinella veloce e schianta primi tempi a mille nel campo iraniano; bene anche a muro, dove spesso anticipa le scelte di Marouf e si fa trovare pronto.
In banda in coppia con Lavia troviamo l’uomo d’esperienza del gruppo, quell’Antonov chiamato questa estate ad un salto di qualità e di responsabilità importante. Bene, molto bene la sua partenza: lucido e concreto in attacco, va’ un po spegnendosi nel corso della partita, fino a quei 2-3 errori di seguito che condannano l’Italia nel quarto set.
Per il ruolo di opposto Blengini dà fiducia a Nelli, chiamato a dare continuità di prestazioni dopo un anno vissuto per lo più da comprimario a Trento. E l’azzurrone parte bene, trovando spesso colpi importanti sulla parallela, gestendo al meglio tutti i palloni e sprecando pochissimo. Ma la murata a uno subita da Ghafour sul set point del terzo parziale, e l’errore in diagonale sul finire del quarto, sono davvero due erroracci che gettano più di qualche ombra sulla sua partita.
Terzo miglior marcatore di giornata per gli azzurri è Giannelli, e già questo la dice lunga su come l’attacco sia stato un problema per gran parte della partita. Preciso nel primo set, sembra allenarsi da sempre con questi ragazzi, anche se in realtà si è aggregato da pochi giorni al gruppo. I guai vengono fuori dal 15-10 per l’Italia nel secondo set, quando la ricezione salta e lui si ostina a giocare veloce in posto 4, trovando sì velocità, ma molto spesso poca altezza e poca precisione. Meglio quando, su consiglio di Blengini, rallenta un po il gioco e aiuta a suon di pallonetti l’italia a giocare punto a punto con gli iraniani.
In ultimo c’è Balaso, libero neo campione d’Italia che si è aggiunto al gruppo davvero last minute. E’ spesso ottimo nel piazzamento, ma si vede che porta ancora addosso le scorie di una stagione lunga e stressante e gli manca quel pizzico di grinta e cattiveria per tenere ben giocabili i palloni.
Tanto spazio per la panchina poi nel corso dei set; fra tutti gli innesti, buone le prove di Polo e Cavuto, giocatori che sicuramente vedremo all’opera nelle prossime gare di VNL.