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Arriva la settima finale europea nella storia dell’Itas Trentino, che replica la vittoria contro i greci dell’Olympiacos

Di Redazione

Un’altra finale europea, la quarta nelle ultime cinque stagioni e la settima di sempre, per Trentino Volley. Completando stasera alla BLM Group Arena l’opera già positivamente avviata una settimana fa in Grecia nella gara d’andata, la Trentino Itas ha infatti conquistato stasera di fronte al proprio pubblico la qualificazione all’ultimo doppio turno della 2019 CEV Cup, che assegnerà il secondo più importante trofeo continentale per Club. 

A contenderle il titolo internazionale ci saranno i turchi del Galatasaray di Istanbul, che oggi hanno eliminato i russi del Kemerovo al golden set; il doppio confronto si articolerà fra martedì 19 (primo match a Trento) e martedì 26 marzo (in Turchia) in una sfida assolutamente inedita.
Per conquistare l’accesso all’ultimo atto del torneo – che nei cinque precedenti turni del tabellone ha visto partecipare altre trentotto squadre provenienti da una ventina di nazioni differenti – la formazione di Angelo Lorenzetti ha fatto suoi subito i primi due set, mostrando personalità e determinazione e, soprattutto, un grande Aaron Russel. Con 13 punti ed il 79% in attacco lo schiacciatore statunitense ha trascinato i compagni verso l’obiettivo; centrato quello, poi c’è stato spazio per una lunga girandola di cambi, che non ha comunque fatto perdere di vista ai padroni di casa la meta. Perso malamente il terzo set, i gialloblù con Nelli e Candellaro hanno infatti reagito nel quarto parziale chiudendo la contesa sul 3-1.

Trento così festeggia il raggiungimento della terza finale della propria stagione: dopo quella giocata in Supercoppa Italiana a Perugia il 7 ottobre e quella del Mondiale per Club vinta a Czestochowa il 2 dicembre contro Civitanova, ci sarà quindi spazio per un altro appuntamento con la storia, in questo caso in campo internazionale dove il Club gialloblù ha saputo già vincere otto volte.

La cronaca della gara. Lo starting six dei Campioni del Mondo deve fare a meno di Lisinac (nemmeno a referto) e presenta Vettori in diagonale a Giannelli; Russell e Kovacevic schiacciatori, Codarin e Candellaro centrali, Grebennikov il libero. L’Olympiacos si propone a Trento con gli stessi sette effettivi della gara d’andata: Tervaportti al palleggio, Schmitt opposto, Rauwerdink ed Aleksiev schiacciatori, Boehme e Petreas centrali, Stefanou libero. L’impatto migliore sul match lo hanno gli ospiti, che trovano subito un break in apertura (1-3, invasione gialloblù) e lo mantengono sino al 3-5 prima che Vettori e Russell in attacco e Candellaro al servizio ribaltino il risultato (7-5). Schmitt replica con un ace ricomponendo la parità a quota 10, poi gli ellenici scappano sul 10-12 (time out Lorenzetti) anche per mano di un muro a uno di Tervaportti su Kovacevic. I consigli del tecnico gialloblù sono fondamentali per chiarire le idee ai padroni di casa che, alla ripresa del gioco, piazzano un contro break di 4-0, ispirato dai servizi di Giannelli e dai block dello stesso Uros, e tornano avanti 14-12. La seconda parte del set è gestita ottimamente dalla Trentino Itas, che con Russell e Vettori, a segno con due ace, guadagna ancora terreno (20-15, 22-16) e si porta velocemente sull’1-0 (25-19, altro ace stavolta di Giannelli).

Equilibrato il secondo set, con la Trentino Itas che prova scappare (6-4 e 9-7) e l’Olympiacos che riesce a restarle in scia soprattutto per merito di Schmitt (11-10). Le difese di Grebennikov, ancora una volta strepitoso, permettono ai gialloblù di disporre di diverse occasioni di break point, che Kovacevic capitalizza per il 15-12 (time out Munoz Benitez). Alla ripresa si esalta anche Vettori in attacco (18-14) e poi anche Candellaro col servizio (23-16); la certezza della qualificazione alla Finale arriva già sul 25-19 (attacco di Codarin).

Ad obiettivo acquisito, Lorenzetti offre spazio alle seconde linee, rivoluzionando il proprio sestetto che ora presenta Daldello in regia, Nelli opposto, Van Garderen e Cavuto in banda, De Angelis libero; Munoz Benitez invece tiene in campo tutti i propri titolari, che prendono subito in mano le redini del gioco (5-7, 7-9) e prendono progressivamente sempre più vantaggio (10-15, 11-17), approfittando della situazione. Schmitt e Aleksiev sono infermabili, Trento è molto fallosa (15-22) e per l’Olympiacos è piuttosto semplice portare a casa il 2-1 (17-25) anche perché a muro i gialloblù faticano a trovare le giuste misure.

Dopo il cambio di campo la Trentino Itas riprende la contesa col piglio giusto e, trascinata da Nelli e Candellaro, scappa sul 5-3 e poi 8-5. L’Olympiacos, che ora a sua volta presente diverse riserve in campo, non sembra aver la forza per replicare (13-9 e 15-10), anche perché la fase di cambiopalla degli iridati è molto efficace (19-13 e 21-14). Il 3-1 finale arriva sul 25-17, dopo che Trento ha messo in luce anche Cavuto in attacco e De Angelis in ricezione.

Questa qualificazione alla Finale ha un valore speciale per il gruppo ma soprattutto per quei pochi giocatori che assieme a me avevano condiviso la sconfitta a Tours nell’edizione 2017 – ha commentato al termine della gara l’allenatore della Trentino Itas Angelo Lorenzetti – . Siamo soddisfatti perché arrivare sino in fondo era uno dei nostri obiettivi stagionali e, nonostante questa competizione non sia la Champions League, negli ultimi turni del tabellone offre comunque un buon livello e non sempre è stata vinta dai club italiani. Ci metteremo ancora più cattiveria nel preparare il doppio impegno per provare a prendere quello che ci è sfuggito di mano due anni fa”.

Il tabellino

Trentino Itas-Olympiacos Piraeus 3-1(25-19, 25-19, 17-25, 25-17)
TRENTINO ITAS:
 Russell 13, Codarin 6, Giannelli 5, Kovacevic 3, Candellaro 10, Vettori 9, Grebennikov (L); Nelli 13, Van Garderen 6, Cavuto 5, Daldello, De Angelis (L), Michieletto. All. Angelo Lorenzetti.

OLYMPIACOS PIRAEUS: Rauwerdink 8, Boehme 7, Schmitt 11, Aleksiev 16, Petreas 1, Tervaportti 2, Stefanou (L); Daridis (L), Koumentakis 7, Zoupani 5, Christofidelis 1, Stivachtis, Andreadis, Smaragdis. All. Fernando Munoz Benitez.
ARBITRI: 
Krol di Katowice (Polonia) e Zotovic di Belgrado (Serbia).

(Fonte: comunicato stampa)


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