Foto CEV
Di Redazione
Tutto pronto in casa Imoco Volley Conegliano per la sfida di questa sera in Champions League contro l’Eczacibasi vitrA Istanbul. “La Tribuna di Treviso” ha raccolto le dichiarazione della grande ex di turno Lauren Gibbemeyer, alla vigilia del match.
Pantere contro tigri: è la sera della Champions, una di quelle che, da sole, fanno già tremare i polsi. È l’andata del quarto di finale, con cui inizia la vera scalata verso il trofeo, verso la finale di Berlino del 18 maggio; il pronostico è incerto, come lo svolgimento tattico della gara. Sono pronte a sfidarsi attaccanti dai colpi sopraffini e potenti: Boskovic, Larson e Kim da una parte, Fabris, Hill e Sylla dall’altra; i muri, i primi tempi e le fast di Danesi, Folie e De Kruijf contro quelli di Gibbemeyer e Bùsra (o Kilicli, chiamandola col cognome), le difese di De Gennaro e Simge (Sebnem Akòz), la regia fantasiosa di Ezgi (Dilik) che si alterna con Gamze Kilic, e di Wolosz.
Da questo punto di vista sa già cosa aspettarsi un’ex pantera, Lauren Gibbemeyer, che ben conosce il campionato italiano e l’ambiente del Palaverde: «L‘Imoco ha un gran numero di tifosi ad ogni partita e l’atmosfera è sempre molto carica e stimolante. Dobbiamo aspettarci un grande supporto per loro da parte del pubblico, noi dovremo restare calme e fare la nostra partita». Ed ha ragione, perché sul pubblico non c’è gara: oltre 4000 tifosi di media per le pantere (3000 in Champions), meno di 1000 per le tigri, che giocano solo le gare più importanti in un impianto da 7000 posti condiviso con altre squadre di Istanbul. «Quanto mi mancava l’Italia» ha aggiunto la centrale americana nel tragitto che ha portato la squadra dall’aeroporto di Bologna a Treviso; lei, che pochi mesi fa ha perso lo scudetto proprio contro Conegliano, sa bene che «questo quarto è una bella sfida e un test importante, perché l’Imoco ha una buona chimica di squadra e molta esperienza in partite di così alto livello».