Foto: Cev.eu
Di Redazione
Dopo l’importantissima vittoria esterna nella gara d’andata di Champions League della Lube Civitanova a Mosca contro la Dinamo, si registra un altro successo esterno – ancora al tie-break – del Kazan sul campo del Trefl Gdansk: 3-2 (25-19, 23-25, 25-23, 23-25, 15-13) con la squadra polacca capace di rimontare per due volte il vantaggio dei russi ma non di giocarsi alla pari il quinto set. Una prova di grande carattere da parte della squadra di Alekno nell’ambiente infuocato Hella Gala Ergo Arena, gremita da cinquemila tifosi. Oltre due ore di battaglia che ha visto la squadra di Andrea Anastasi giocare alla pari e senza rimpianti ma perdere alcuni scambi decisivi nella quinta frazione.
La differenza nei momenti decisivi l’ha fatta Volvich, 14 punti e 77% in attacco, il più preciso dei suoi in fase offensiva anche se il top scorer è stato il solito Mikhailov (27 punti) con Ngapeth che ha firmato 15 palloni. Impressionante nel boxscore polacco Muzaj con 27 punti dei quali ben 26 in azione offensiva (63% in attacco, un solo muro)
Il Kazan ha rischiato grosso: “Prima della partita avevo detto che sarebbe stata una sfida tra una Cinquecento e una Ferrari – ha dichiarato al termine della partita Anastasi – ma evidentemente la mia Fiat è una Abarth perché siamo stati davvero agili e veloci. Non posso che essere orgoglioso della mia squadra che d fronte a un pubblico incredibile ha offerto un grande spettacolo. È vero, abbiamo sofferto diverse sconfitte questa stagione ma questa mi rende orgoglioso, abbiamo fatto il massimo. Complimenti allo Zenit che ha Saputo battere in modo più efficace di noi”. (Fonte CEV)
A completare il quadro le partite tra Chaumont e Perugia e quella tra Belchatow e Zenit San Pietroburgo.