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Chi è Cori Gauff, la 15enne che ha battuto Venus

Quando mamma Candi, il 13 marzo 2004, metteva al mondo la piccola Cori Gauff, Venus Williams aveva già in tasca due Wimbledon. Quindici anni e 122 giorni dopo “Coco”, come è soprannominata, è diventata (tennisticamente) grande: sul campo numero 1 di Wimbledon ha estromesso al primo turno l’ex numero uno del mondo, 24 anni più anziana di lei. Uno shock generazionale, concluso con un rovescio in rete di Venere dopo 1 ora e 19’ di gioco e un duplice 6-4 che, a prima vista, sembrerebbe non tradire le emozioni delle prime volte. Ma dopo il match point è un’altra storia: “Coco” si è inginocchiata sull’erba dell’All England Club e ha pianto a dirotto. Lacrime che ricordano quelle di Roger Federer a Wimbledon 2001, quando vinse contro l’idolo di sempre, Pete Sampras. Un’istantanea che sa di passaggio di consegne, di fine di un’era. Nel tennis femminile l’epopea delle sorelle Williams, Venus e Serena: trenta Slam in due e una dittatura tennistica durata un ventennio. Stesse treccine, stesso rovescio a due mani, stesso Paese: “Coco” è cresciuta guardando la famiglia Williams vincere tornei alla tv. Ed è forse anche grazie a loro che ha scelto il tennis, preferendolo al basket (come voleva papà Corey, ex cestista).

Chi è Cori Gauff

Cori Gauff è una predestinata del tennis. Ha vinto tutto quello che c’era da vincere a livello Juniores, diventato la più giovane numero uno di categoria a 14 anni e 4 mesi. Ha sempre battuto ragazzine più grandi di lei, per questo la vittoria sulla 34enne Venus, che potrebbe essere sua mamma, sorprende sino a un certo punto. Quest’anno ha vinto il primo match Wta a Miami. Da numero 301 del ranking non avrebbe potuto prendere parte alle Qualificazioni di Wimbledon. Gli organizzatori dei Championships le hanno dato una wild card e “Coco” non si è lasciata scappare l’occasione: ha vinto tre match ed è diventata la più giovane giocatrice di sempre ad accedere da qualificata al main draw a Church Road. Ma una predestinata come Cori, che punta a diventare la più forte giocatrice del mondo, non poteva certo accontentarsi. Non ha tremato nemmeno davanti al mito Venus, aggiungendo un altro record al suo giovanissimo palmarès: con la vittoria odierna è diventata la più giovane tennista a vincere un match in uno Slam dai tempi di Anna Kournikova agli Us Open 1996. La speranza è che la sua carriera non prenda la triste piega di quella della russa, che ancora giovane preferì il glamour al tennis. Le aspettative sono altissime, gli sponsor le fanno già una corte spietata. “Coco”, per ora, tira dritta.


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