La Volkswagen Beetle, conosciuta nel mondo semplicemente come “Maggiolino“, ha fatto sognare intere generazioni di grandi e piccoli. Non è un caso, infatti, che la serie originale della prima macchina mai prodotta dalla Volkswagen, nei suoi 65 anni di produzione, abbia realizzato oltre 23 milioni di esemplari. Oggi, dopo il blocco della produzione a luglio scorso, gli amanti del Beetle possono però esultare.
Un’avventura lunga 80 anni
È però vero che oltre ottanta anni di storia, e alcuni film indimenticabili come la saga di “Herbie” e, in tempi più recenti, “Bumblebee”, ultimo del franchise Transformers, non si possono dimenticare. E così, la Casa tedesca ha deciso di dare nuova linfa ai Maggiolini della prima serie convertendoli in vetture totalmente elettriche: ed è così che è nata Volkswagen eKafer.
Due aziende, un unico obiettivo
Il progetto eKafer vede la luce dalla la joint venture tra l’azienda di Wolfsburg e la ditta tedesca eClassics, specializzata nella conversione di veicoli elettrici: le due società hanno pensato di prendere a modello la meccanica utilizzata sulla e-Up. Il motore risulta molto più compatto, meno ingombrante, migliorando così la guidabilità dell’auto e facendo in modo che l’intero vano motore originale diventi un capiente portabagagli.
Inoltre, così facendo, il powertrain viene posizionato nella parte posteriore del telaio del Maggiolino, mentre i 14 pacchi batteria (per una potenza totale di 36,4 kWh) sono collocati nella parte inferiore del telaio stesso. La versione elettrica, sempre in termini di potenza, sprigionerà 82 CV, fornendo così un’autonomia di 200 km con una velocità massima di circa 150 km/h.
Nessuna delle due aziende, quindi Volkswagen ed eClassics, ha dichiarato tempistiche e prezzi del progetto: gli appassionati, e i proprietari, del vecchio Maggiolino attendono trepidanti.