ROMA – “Il mio arrivo alla Ferrari è legato a Niki Lauda. Quando è stato fatto il mio nome, Montezemolo aveva come consigliere Lauda con il quale aveva vinto il mondiale. Uno dei primi appuntamenti che ho avuto è stato l’incontro con Lauda a casa sua per sapere delle mie proposte. Poi ha parlato co Montezemolo che ha deciso di prendermi”. Così Jean Todt, presidente della Fia ed ex direttore sportivo della Ferrari, ospite a “Che tempo che fa” su Rai1. Poi, ricordando i suoi anni al Cavallino Rosso, ha sottolineato come quando arrivò “la Ferrari non vinceva da tanto, forse tutti gli ingredienti non erano messi insieme bene, poi piano piano abbiamo formato un gruppo potente a tutti i livelli. Una squadra forte può fare dei miracoli ed è quello che abbiamo fatto. La Ferrari è un mito e una religione, lo è sempre stata. C’è una passione che è unica nel mondo”.
Fiducia alla squadra
In Ferrari, secondo Todt, “sono molto bravi, la squadra è molto forte, la macchina è competitiva. Leclerc è giovane ma è bravo, Vettel è una garanzia”. La Ferrari riuscirà a vincere? “Manca forse un po’ di sale e di pepe, mettere insieme tutti gli ingredienti, ma sono sicuro che ci riusciranno”, conclude.
Vicino a Mick Schumacher
“Mick ha del talento, ma dobbiamo dargli del tempo. Gli sto vicino, molto”. Così Jan Todt, presidente della Fia ed ex direttore sportivo della Ferrari, ospite a “Che tempo che fa” su Rai1, parlando del figlio di Michael Schumacher. Poi, Todt ha rivelato che a Montecarlo ha incontrato la moglie di Michael Schumacher, Corinna, e proprio suo figlio Mick.