Mentre a Tokyo andava in scena il debutto di Supra Super GT 500 Concept, progetto da corsa che entrerà in scena nel 2020, rilevando il testimone dalla Lexus LC, su Twitter, dall’account di Toyota Messico, spuntava la Toyota Supra pronta all’esordio di Detroit.
Una prima mondiale relativa, vista la mole di informazioni, dettagli, immagini, trapelate negli ultimi 12 mesi. Le ultime rivelazioni mostrano la Supra A90 senza alcuna camuffatura, le proporzioni dalla cabina arretrata e il lungo muso riscritto nella fascia paraurti, innesti sulle forme del concept della prima ora, quella Toyota FT-1 Concept dalla quale è partita l’operazione rinascita.
In collaborazione tecnica, strettissima, con BMW. Motore e cambio, sistema di infotainment, architettura, arrivano da Monaco di Baviera. I tecnici giapponesi sono intervenuti in aree cruciali per dare l’impronta e personalità definite alla Supra, differenziarla ben oltre la carrozzeria coupé dalla Z4 roadster.
L’elettronica di gestione del motore e l’assetto sono ambiti sui quali Toyota ha prodotto soluzioni proprie. Si svilupperà una gamma su più livelli di potenza partendo dalla Supra sei cilindri 3.0 da 340 cavalli. Verso l’alto, potrebbe arrivare in futuro una proposta Gazoo Racing GRMN, massimo punto della specializzazione tecnica proposto da Toyota finora su Yaris in Europa; al di sotto del motore 3 litri andrà a collocarsi, invece, una variante 2.0 da oltre 250 cavalli.
Detroit e il debutto della nuova Supra sono ormai dietro l’angolo, evento che avrà il centro delle attenzioni sulle ultime specifiche in attesa di conferma, come la massa complessiva (indicata inferiore ai 1.500 kg e ripartita 50:50 tra i due assi), le prestazioni velocistiche e, non meno importante, il prezzo.