È giunta l’ora di partire: alla mezzanotte tra il 7 e l’8 luglio, sullo sfondo dell’Idroscalo di Milano, inizierà la 33esima edizione di una delle competizioni motociclistiche più famose d’Italia. La Mita 2019 compie un secolo di vita e le protagoniste restano sempre loro, le moto d’epoca. La prima volta fu esattamente cento anni fa, ma il nome era “Freccia del Sud” e il traguardo era a Caserta. Negli anni successivi i piloti sono arrivati fino a Napoli, nel 1932, e poi a Taranto, trasformando la Freccia del Sud nella Milano – Taranto. Dopo trent’anni di sospensione, tra il 1957 e il 1986 in seguito alla tragedia di Guidizzolo nella Mille Miglia, fu Franco Sabatini con il suo Moto Club Veteran S. Martino a riportare in auge la storia corsa, giunta quest’anno all’edizione numero 33.
IL PERCORSO – Il “via” è sempre lo stesso: si parte dall’Idroscalo di alla mezzanotte tra il 7 e l’8 luglio. I bikers guideranno le loro moto d’epoca fino a Breganze, sede d’arrivo della prima tappa. Il giorno successivo si riparte da Vicenza e si arriva a Firenze: è dal 2012 che la Mita non si ferma nel capoluogo toscano. Il 10 luglio si riaccendono i motori nel cuore della città gigliata e si prosegue verso Tivoli, attraversando la Tuscia, mentre l’11 si scende dal Lazio in direzione della Puglia: l’ultimo pernottamento è a S. Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia. Conclude la 33ª edizione della Mita la classica frazione da Bari a Taranto.
I NUMERI – Sei giorni di viaggio e 1.900 chilometri da percorrere: al via ci saranno oltre 150 equipaggi. Non si tratta di una gara agonistica, ma le classifiche finali sono ugualmente previste. Potranno essere ammesse alla Mita solo le moto appartenenti alle categorie “Le Gloriose”, “Storica”, “Sport” e “Assaggiatori”. Le moto fino alla classe 175 cc fanno parte delle Gloriose, ma devono essere modelli e marche che hanno partecipato alle Milano-Taranto dal 1950 al 1956: quindi ci saranno Morini Settebello 175, Gilera 150, Bianchi Tonale, Guzzino 65, Laverda 75 e 100, Mv Agusta 125, Parilla e Ganna. Per far parte della“Storica” servono moto costruite dal 1925 al 1956. Le moto più recenti fanno parte della cateogria “Sport”, ovvero le moto prodotte dal 1957 al 1967. Per quanto riguarda gli “Assaggiatori”, invece, si tratta di una Categoria turistica, fuori classifica, alla quale possono partecipare tutte le moto, anche moderne. Il passeggero è ammesso solo in quest’ultima categoria.
I PARTECIPANTI – I concorrenti della Mita vengono chiamati “tarantini” e tra i tanti bikers che prenderanno il via alla 33ª edizione della Milano-Taranto c’è anche il veterano Arcangelo Betti, classe 1938, che guiderà una Gilera Sei Giorni del 1967. Arcangelo è il più anziano della competizione. Il più giovane, invece, viene da Berlino e ha 31 anni: si tratta di Noack Stephan, che cavalcherà una Bmw R 60 del 1965. C’è anche chi ha attraversato l’oceano per partecipare alla Mita: il concorrente che viene da più lontano è Barry Porter, il quale arriva direttamente da Santa Cruz, in California. Tra i piloti illustri, vanno segnalati i nomi di Gianfranco Bonera, vice campione del mondo nel 1974, e Luciano Betti, campione del mondo di moto elettriche dal 1999 al 2006.
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