Mercedes-AMG si apre all’elettrificazione con un ibrido plug in proposto in alternativa alle versioni motorizzate esclusivamente da un’unità endotermica. Si tratta della terza generazione dell’ibrido EQ Boost che porterà Mercedes a centrare il traguardo dei 100 km di autonomia in modalità elettrica, un obiettivo che verrà raggiunto con la futura generazione di Classe S. Elettrificazione resa necessaria per abbattere le emissioni medie di Co2 sull’intera flotta, specie per le supersportive AMG viste le generose cubature in gioco (V8 4 litri biturbo, nella gran parte dei casi).
Il sistema ibrido plug-in, invariato nei componenti – batteria e motore – baratterà una parte della percorrenza in elettrico (arriverà a circa 50 km) in cambio di una spinta sulle prestazioni più significativa, come confermato ad Autocar da Frank Overmeyer, responsabile degli affari esterni per le emissioni. L’attuale architettura EQ Boost proposta da Mercedes prevede l’integrazione del motore elettrico nella trasmissione 9G-Tronic, con chiari vantaggi sulla compattezza del sistema.
Centosessanta cavalli di potenza elettrica aggiuntiva sulle AMG è un obiettivo assolutamente alla portata per Mercedes. Dal 2020 scopriremo i primi modelli AMG EQ Power +, una sigla che crea un diretto legame con l’ibrido di Formula 1, sebbene le condizioni tecniche siano completamente diverse. L’ibridizzazione “optional” interesserà tutti i modelli AMG.