È un legame particolare, quello tra LC e il Salone di Detroit. A tre anni dalla presentazione della coupé, ecco arrivare Lexus LC Convertible Concept, ovvero, l’interpretazione della coupé media in una veste inedita, “convertibile”. Coupé se vuoi o roadster per mettere in mostra interni originali. Il percorso che attende l’ultimo progetto della casa nipponica appare piuttosto chiaro: coprire una nicchia di mercato, quella delle roadster di lusso, con un prodotto decisamente alternativo.
Il design è l’elemento centrale sul quale Lexus pone l’accento in vista della presentazione al NAIAS. I canoni stilistici del marchio sono immutati e, della configurazione roadster, ne guadagna ancor di più la sportività e l’imponenza della coda, molto scavata accanto alla copertura della capote – con roll-bar nascosti dietro gli strapuntini posteriori – e rastremata verso lo spoiler.
Per dimensioni e tecnica ha il corredo di Lexus LC coupé, dall’altezza di appena 1,34 metri agli sbalzi ridotti. A bordo – ricordando le peculiarità della sportività Lexus, LC cucita addosso al guidatore con una maniacale ottimizzazione del posto guida in termini di baricentro complessivo del veicolo ed ergonomia dei comandi – sono i rivestimenti a prendere vita, grazie alla colorazione bicolore e cuciture a contrasto.