Le Mans, Circuit de la Sarthe. Uno dei templi del motorsport. L’anno è il 1966. Altri tempi, altre corse, altre tradizioni. I piloti correvano ancora verso le loro vetture prima di sfrecciare e cominciare una logorante battaglia contro tenuta, sicurezza, meccanica e condizioni climatiche.
Il tutto per 24 ore appassionanti, per rincorrere un sogno che da sempre infiamma tutti gli appassionati di gare automobilistiche. Ma Le Mans ’66 è altro.
Le Mans ‘66 è il confronto Ford-Ferrari, è la prima vittoria di un costruttore statunitense, che diventa trionfo con le GT40 a monopolizzare il podio. Due ufficiali Shelby per la doppietta, con Bruce McLaren-Chris Amon a precedere Ken Miles-Denny Hulme, poi la GT40 di Ronnie Beckmann e Dick Hutcherson.
CARROL SHELBY E KEN MILES
Quella storia verrà raccontata al cinema da Le Mans ‘66 – La Grande Sfida. Appuntamento nelle sale cinematografiche fissato al 14 novembre prossimo, con interpreti del calibro di Christian Bale nel ruolo di Ken Miles, Jon Bernthal in quello di Lee Iacocca, Remo Girone nei panni di Enzo Ferrari e Matt Damn in quelli di Carrol Shelby.
Attesa per scoprire quanto fedelmente racconterà la 24 Ore del tempo e quando cederà alla narrazione cinematografica, la pellicola diretta da James Mangold.
LA SCONFITTA DELLE FERRARI
La sfida fu tra le Ford GT40 e le Ferrari 330 P3 Competizione, fuori dai giochi alla nona ora per incidente quella di Scarfiotti-Parkes, all’undicesima ora la macchina schierata dalla Scuderia NART di Luigi Chinetti, con Ginther-Rodriguez, e nel corso della diciassettesima ora con l’ufficiale di Bandini-Guichet.
La Rossa meglio piazzata fu quella di Piers Courage e Roy Pike, la 275 GTB Competizione giunta ottava. Un’edizione, la 24 Ore di Le Mans 1966, che segnò il debutto di quelli che saranno due grandi interpreti delle gare di durata: Henri Pescarolo e Jacky Ickx.