La fusione FCA-PSA è vicinissima a un’intesa definitiva. Sull’accordo fra le due aziende, è intervenuto anche il premier Giuseppe Conte, che da Melfi, dove qualche giorno fa ha partecipato all’assemblea pubblica dell’Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica), ha affermato: “È un progetto industriale importante, così importante che il Governo italiano non può rimanere indifferente“. Per poi lanciare un monito: “La prospettiva progettuale non comprometta in nessun modo gli stabilimenti e l’occupazione in Italia, anche per quel che riguarda l’indotto“.
La trattativa tra i due gruppi, intanto, procede spedita: in una lettera ai dipendenti, pubblicata qualche giorno fa sui siti delle due società, FCA e PSA spiegano che un accordo potrà essere raggiunto “nelle prossime settimane”, quasi certamente prima di Natale. Al lavoro ci sono nove gruppi con una cinquantina di persone, guidati da Doug Ostermann, tesoriere e direttore delle operazioni di FCA e da Olivier Bourges, direttore dei programmi e della strategia di PSA. Questo mentre 15 sindacati su 17 di PSA si sono detti favorevoli alla fusione con FCA.
CONTE E JOHN ELKANN
Nel frattempo, Conte ha incontrato e parlato più volte con John Elkann. Dal presidente FCA ha avuto “ragguagli” su un progetto che “sicuramente mira a rafforzare l’azienda e quindi a consentirle di guardare al futuro con maggiore forza e serenità, anche negli investimenti”.
Dall’assemblea dell’Anfia, il responsabile delle attività europee FCA, Pietro Gorlier, ha subito risposto: “Stiamo lavorando per rendere il nostro gruppo più forte attraverso una fusione delle nostre attività con PSA. L’aggregazione creerebbe il quarto costruttore automobilistico al mondo, che potrebbe contare sulle competenze di entrambe le società in quelle tecnologie che stanno plasmando la nuova era della mobilità sostenibile, tra cui proprio l’elettrico, la guida autonoma e la connettività”.
E “a voce alta” Gorlier ha rispedito al mittente “le critiche o le fake news che ogni tanto incomprensibilmente circolano: il piano industriale lo abbiamo puntualmente confermato nei fatti senza ritardi, con circa il 90% degli investimenti anche avviati”.
Intanto l’agenzia Fitch ha confermato il rating ‘BBB’ di FCA. L’outlook è stabile: il rating non incorpora i benefici che potrebbero derivare dalla fusione con PCA, un accordo che secondo l’agenzia è comunque positivo. Anche per Conte “è la migliore garanzia per assicurare un livello massimo di occupazione e per reggere la sfida della competitività”. A marzo e giugno 2020 a Melfi partiranno le nuove produzioni dell’ibrido. “FCA ha annunciato la svolta nell’elettrico: è questa la strada del futuro ma, secondo me, bisogna lavorare anche sull’idrogeno. Oggi è una tecnologia che pare ancora non alla portata dei consumatori, ma quella è la direzione”.