Una operazione che nelle intenzioni del Gruppo guidato da John Elkann va ben oltre le indiscrezioni raccolte ieri dal Financial Times. Fiat Chrysler Automobiles ha inviato questa mattina una lettera non vincolante al Consiglio di Amministrazione di Renault proponendo “una aggregazione delle rispettive attività nella forma della fusione 50/50“. E’ quanto si legge in una nota. “L’aggregazione proposta creerebbe un o dei principali produttori di auto al mondo in termini di fatturato, volumi, redditività e tecnologia a beneficio dei rispettivi azionisti e degli stakeholder delle società”, spiega FCA. Dal canto suo, il Gruppo Renault “conferma di aver ricevuto una proposta da FCA riguardante una potenziale fusione 50/50” tra le due società. “Il Cda di Renault si riunirà questa mattina per discutere la proposta”, rende noto la casa automobilistica francese, che preannuncia “un comunicato stampa dopo la riunione”.
ll Gruppo che nascerebbe dalla fusione paritaria venderebbe 8,7 milioni di auto all’anno. Secondo FCA la sinergia delle piattaforme consentirebbe risparmi per 5 miliardi di euro. Gli azionisti Fca riceverebbero un dividendo straordinario di 2,5 miliardi cui si aggiungerebbero 250 milioni se il Lingotto decidesse di vendere Comau. Nel comunicato diffuso questa mattina è scritto che la fusione “non comporterà chiusure di stabilimenti“.
L’aggregazione delle attività – spiega la nota FCA – metterà insieme punti di forza complementari. Il portafoglio marchi fornirebbe una copertura completa del mercato con una presenza in tutti i segmenti chiave dai marchi di lusso e premium come Maserati e Alfa Romeo, Dacia e Lada e includerebbe Fiat, Renault, Jeep e Ram così come i veicoli commerciali.
La Società capogruppo che nascerebbe dalla fusione tra FCA e Renault sarà quotata sulla Borsa Italiana (Milano), Euronext (Parigi) e al New York Stock Exchange. Il Consiglio di Amministrazione della Società risultante dalla fusione – spiega sempre FCA nel comunicato – sarebbe inizialmente composto da 11 membri con una maggioranza di consiglieri indipendenti e con un numero uguale di consiglieri, 4 ciascuna, in rappresentanza di FCA e Groupe Renault ed uno designato da Nissan. Inoltre, non sarebbero trasferiti i diritti di doppio voto oggi esistenti.
Dunque una fusione vera e propria con la nascita di una società di diritto olandese posseduta al 50 per cento da Fca e dal 50 per cento da Renault. Per quanto riguarda l’ingresso dei giapponesi di Nissan “FCA è impaziente di lavorare per creare ulteriori modi per creare valore”.