Dopo le anticipazioni delle agenzie Bloomberg prima e Reuters e Associated Press poi, Fiat Chrysler Automobiles ha ufficializzato in una nota i termini dell’accordo concluso con il Dipartimento di Giustizia statunitense per risolvere in modo consensuale e definitivo la questione legata alle auto diesel accusate di violare i limiti di inquinamento attraverso un software.
Nello specifico, circa 100 mila esemplari di modelli come Jeep Grand Cherokee o Ram 1500 prodotti dal 2014 al 2016 ed equipaggiati con motori diesel a tre litri e venduti in Usa. Nell’inchiesta, iniziata nel gennaio 2016, Fiat Chrysler Automobiles è stata accusata di di aver installato dispositivi per aggirare gli standard sulle emissioni, ma l’azienda ha sempre respinto gli addebiti. “L’accordo non modifica la posizione della società secondo cui FCA non ha mai adottato qualsivoglia disegno deliberatamente diretto ad installare impianti di manipolazione per aggirare i test sulle emissioni. Inoltre, gli accordi non contengono alcun accertamento od ammissione in merito a qualsivoglia pretesa violazione delle norme sulle emissioni”. Il costo dell’operazione è “stimato in circa 800 milioni di dollari, in linea con l’accantonamento effettuato a tale scopo dalla società nel terzo trimestre del 2018′‘ mette in evidenza FCA, spiegando che non solo di una intesa di si parla, ma di un complesso di negoziazioni collegate.
Fiat Chrysler Automobiles ha infatti raggiunto ”accordi con l’Environmental Protection Agenzy, il Dipartimento di Giustizia, la California Air Resources Board, lo stato della California, altri 49 stati americani e la US Customs and Border Protection su pretese civili, ambientali e relative alla tutela dei consumatori concordando di pagare circa 400 milioni di dollari in sanzioni civili per porre fine alle divergenze in materia di emissioni”.
FCA condurrà poi una “campagna di richiamo per l’aggiornamento del software di controllo delle emissioni su circa 100.000 veicoli MY 2014-2016 Ram 1500 e Jeep Grand Cherokee equipaggiati con motori EcoDiesel V-6 da 3 litri. Ogni attuale o precedente proprietario o locatario di tali veicoli avrà titolo ad un pagamento pari in media a 2.800 dollari USA, come concordato con i rappresentanti dei consumatori nella class action”. Dunque con un ulteriore esborso di circa 280 milioni di dollari.