ROMA – Il team Haas riceve critiche e accuse dagli avversari, solo perchè non viene riconosciuto il lavoro positivo effettuato dalla scuderia. Ne è convinto Gunther Steiner, secondo il quale se i risultati fossero peggiori ci sarebbero molti meno “rumours”. Il team ha fatto il suo debutto nel 2016, nel mondiale costruttori ha chisuo in ottava posizione i primi due campionati, mentre lo scorso anno è riuscita a salire fino al quinto posto. In questa stagione la scuderia ha ancora raccolto poco, con due ritiri per Grosjean e otto punti totali raccolti da Magnussen nel primo Gp in Australia.
IN FONDO TUTTI FELICI – «Se fossimo in fondo alla griglia tutti sarebbero felici – dice Steiner – è quello che tutti si aspettavano quando siamo arrivati in F1. Poi nel corso degli anni sono iniziate ad arrivare le critiche, di pari passo ai nostri risultati in classifica. Dopo un po’ ti ci abitui, ci fai l’abitudine e non ti interessa più». L’accusa più ricorrente è di essere troppo dipendenti dalla Ferrari. «Chi non capisce come mai stiamo facendo un ottimo lavoro dice che copiamo – aggiunge Steiner – ma chi lo dice non sa di cosa parla. Esistono delle regole molto precise e noi le seguiamo. Per il resto non mi interessa che abbiano una cattiva opinione su di noi».