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Dalle bici ai monopattini, lo sharing ha invaso Milano

Una realtà talmente conclamata che le aziende non solo continuano a nascere, ma esistono da talmente tanto che iniziano a ritirarsi. Milano domina l’Italia nel settore della mobilità condivisa e investe tutti i settori della viabilità cittadina con il sistema dello sharing. Auto, moto, scooter, biciclette, monopattini elettrici. La svolta green meneghina passa attraverso dodici servizi attivi, mentre altri come Ofo, società cinese entrata nel 2017, escono dal mercato in punta di piedi. Al momento al Comune sono registrati due servizi di biciclette, cinque di scooter e cinque di auto (Car2go e DriveNow si sono fusi in ShareNow). La novità arriva da GoVolt, che offre la possibilità di spostarsi con il monopattino elettrico. Quest’ultimi, però, non fanno parte del conteggio, dato che la sperimentazione di questo tipo di mobilità è stata approvata di recente dallo Stato e bisogna passare per un bando del Comune.

MOTO – Tra gli scooter primeggiano MiMoto e Zigzag. Il primo sembra mirato agli studenti, essendo anche convenzionato con Politecnico, Iulm, Cattolica e Ied: ha un costo al minuto di 0,23 centesimi ed è uno dei più economici. Il secondo, invece, nasce da una startup romana ed offre una flotta di scooter sia a benzina, sia elettrici. Il costo al minuto è di 0,29, ma la zona in cui poter lasciare il motorino è meno ampia rispetto alle altre. In entrambi i casi, comunque, si può viaggiare in due. Allo stesso prezzo ci sono anche e : il primo arriva dalla Spagna ed ha un’ampia zona per il parcheggio (oltre la circonvallazione della 90/91 e fino a Rogoredo, Taliedo e Quarto Cagnino), il secondo è il colosso francese che offre dei vantaggi in caso di abbonamento, ma la pecca è che i motorini sono monoposto. Il più economico è GoVolt, che ha una tariffa di 0,20 centesimi al minuto per scooter elettrici a due posti, ma ha anche la zona di parcheggio più ristretta. Proprio GoVolt ha inserito nella sua flotta i monopattini.

BICI – Due aziende comandano: Mobike e BikeMi. Il primo è un servizio cinese che offre il free floating (ovvero si può lasciare il mezzo in qualsiasi posto), mentre il secondo è gestito da Atm ed ha postazioni fisse sparse in tutta la città. Mobike costa un euro per i primi 20 minuti e poi il prezzo dipende dalla durata dell’utilizzo, mentre per BikeMi serve un abbonamento. 36 euro l’annuale, 9 euro il settimanale e 4,50 il giornaliero. La prima mezz’ora con BikeMi è gratis, per 50 centesimi ogni 30 minuti. 

AUTO – La prima ad approdare a Milano è stata GuidaMi, l’unica a basarsi su una rete di postazioni fisse. GuidaMi è entrata a far parte del colosso Europcar e oggi si chiama Ubeeqo, ma si rivolge a una clientela “business”, dato che offre noleggi a partire dall’ora in su ad un prezzo di 5 euro per la prima ora e di 0,25 centesimi a chilometro. Car2go e DriveNow si sono fusi in ShareNow: puntano sugli affitti lunghi, infatti se si approfitta delle promozioni e si affitta l’auto per una settimana il prezzo scende fino a 20 centesimi al minuto. Altrimenti, la media è di 45 centeseimi al minuto. Le ultime due aziende sono “Made in Italy”: Enjoy di Eni e Share’ngo: la prima ha come tariffa base 25 centesimi al minuto per le Fiat 500 e dopo aver fallito nello sharing degli scooter, si è catapultata nell’affitto dei furgoncini. Share’ngo, invece, fa affidamento su una flotta elettrica che costa di media 28 centesimi al minuto.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


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