La terza tappa della Dakar, i 467 km di cui 331 di speciale da San Juan de Marcona a Arequipa, sono stati ricchi di colpi di scena e le dune peruviane hanno fatto vittime illustri sia tra le auto, sia tra le moto.
AUTO Stephane Peterhansel si è scatenato in una furiosa rimonta che già ieri gli aveva fatto recuperare almeno 5 dei minuti persi, e oggi l’ha portato alla vittoria di tappa dopo un testa-a-testa iniziale con Nasser Al-Attiyah. La differenza è stata sulle dune di Acari, con una prestazione che permette al francese “Monsieur Dakar” di risalire 3° in classifica generale staccato dal vertice di 7’03”.
Il pilota della Toyota è stato l’unico a non essere “seminato” da quello della Mini, e comunque con questo secondo posto a 3″26 Al-Attiyah riesce a riprendere la testa della gara per 6’48” su un costante Yazeed Al Rajhi (Mini) oggi buon 4° a 12’50”. Terzo posto di giornata a 11’47” per un nuovamente ottimo Jakub Przygonski (Mini) che da privato riesce a mantenere il 5° posto in classifica generale, poco dietro Nani Roma (Mini) oggi quinto davanti alla Toyota del polacco Aron Domzala.
Dopo l’abbandono già prima del via di tre concorrenti – Orlando Terranova di cui abbiamo già segnalato ieri i problemi alla schiena, più Alexis Hernandez e il livornese Fabio Del Punta – il primo colpo di scena dello stage è stato dopo soli 38 km da parte di uno dei protagonisti, Carlos Sainz, con la ruota anteriore sinistra divelta. Lo spagnolo è poi riuscito a ripartire, ma con un ritardo abissale. Lo stesso per Giniel de Villiers: problemi tecnici hanno colpito il precedente leader della gara, costretto a fermarsi al km 172 perdendo almeno un’ora.
Con il suo percorso quasi completamente sabbioso e un’arrampicata che dal via a livello del mare ha visto superare quota 2.000 metri, la terza tappa odierna di 798 km (331 km di PS) da San Juan de Marcona ad Arequipa è stata difficile e problematica per molti, ma soprattutto per Sebastien Loeb che alla sua difficoltà su questo tipo di fondo ha aggiunto quella di partire per primo. Alla fine ha accumulato un ritardo di quasi 43 minuti e non rientra tra i primi 10: così pure in classifica è sceso, a 8°.
MOTO Il ritiro di Joan Barreda è la notizia della terza giornata della Dakar, che ha portato la carovana da San Juan de Marcona ad Arequipa, in Perù: ben 798 km, dei quali 331 cronometrati.
Il leader della gara dopo le prime due tappe è stato costretto al ritiro dopo 143 km: una caduta ha danneggiato irrimediabilmente la sua Honda CRF 450 Rally, e lo spagnolo ha fatto ritorno al ivacco in elicottero. La sua Dakar, purtroppo, finisce qui.
LA TOP TEN – A vincere la terza tappa è il francese Xavier de Soultrait, che mette a segno il primo successo della Yamaha in questa edizione della Dakar e ora è sesto in classifica generale. A soli 15’’ di distacco oggi si è piazzato Pablo Quintanilla sulla Husqvarna, che con questo risultato si porta al comando della competizione, con oltre 11 minuti di vantaggio.
Sul podio di giornata anche Kevin Benavides, il pilota Honda più veloce della giornata, terzo a 2’37”, e che nella generale viaggia in seconda posizione davanti a Sam Sunderland, oggi quinto e primo delle KTM, alle spalle della Yamaha di Adrien Van Beveren, autore di un quarto posto che lo porta nella stessa posizione anche nella generale.
Sesto di giornata Paulo Goncalves su Honda, che recupera posizioni nonostante il recente intervento alla milza. Settimo Stefan Svetko, davanti a Oriol Mena. Soltanto nono Toby Price, che oggi si piazza a 14’16” dal leader ma rimane al quinto posto nella classifica assoluta.
Il vincitore della scorsa edizione Matthias Walkner ha vissuto una tappa difficile, e ha accusato un ritardo di oltre 23 minuti, scivolando in ottava posizione nella classifica generale. A concludere la top ten di oggi, Michael Metge su Sherco.
Laia Sanz rimane in 19esima piazza nella classifica generale con la sua KTM ufficiale.
CERUTTI AVANZA – Ottimo sedicesimo posto oggi per Jacopo Cerutti, che accusa meno di mezz’ora di ritardo da Xavier de Soultrait e avanza in 17esima posizione nella classifica generale. “Finisco la 3 tappa in 16esima posizione! Sono molto felice di questo risultato perché oggi non era semplice: tanti km di sola sabbia e una navigazione molto complessa!”, scrive Cerutti dal suo profilo social. “Domani prima tappa marathon, senza assistenza, per un totale di 863km. Si prevede un’altra giornata impegnativa”, annuncia Cerutti.
Maurizio Gerini conclude al 20esimo posto e ora è e 22esimo nella generale.
Ad attendere i concorrenti questo giovedì sarà una quarta tappa di inferiore chilometraggio complessivo (664 km totali) nel portarsi da Arequipa a Tacna, ma più estesa nello stage cronometrato, che con i suoi 405 km (il secondo più lungo della gara) e un percorso differenziato tra auto e moto potrà delineare maggiormente la situazione.