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Dakar 2019, 4° tappa: vittoria di Al-Attiyah e Brabec

La quarta tappa della Dakar 2019 con partenza da Arequipa ha visto trionfare la Toyota di Al-Attiyah per quanto riguarda le quattro ruote e la Honda dell’americano Brabec per le due. Di seguito, il resoconto della giornata.

NELLA GARA DELLE AUTO, anche la quarta tappa ha visto la lotta diretta tra Nasser Al-Attiyah e Stephane Peterhansel, ma stavolta dopo un miglior avvio del francese con la Mini è stato il pilota del Qatar a prendere il comando con la sua Toyota, per tenerlo fino alla fine, vincendo con un margine di 1’52”. Un successo parziale che conferma la leadership anche in classifica generale, dove il distacco tra i due è arrivato a 8’55”, comunque ancora molto ridotto per gli standard del raid.

La giornata ha visto l’avvio della prima fase “marathon”, quella cioè in cui non sono ammessi aiuti dall’assistenza regolare fino al ritorno ad Arequipa alla fine della quinta tappa. Qui li aspetterà un giorno di stop (sabato) in cui sarà possibile riposarsi ed effettuare tutti gli interventi necessari. Intanto però nei 664 km del tragitto odierno (di cui 405 di prova speciale) si è visto come quello dell’affidabilità sia un problema rilevante.

Così problemi tecnici hanno nuovamente colpito Giniel de Villiers (Toyota) già dopo 63 km di PS, costringendolo a perdere una quarantina di minuti. Il pilota sudafricano si è poi attardato ulteriormente per aiutare il compagno di squadra Bernhard Ten Brinke a riparare alcuni danni. Entrambi hanno perso un’enormità di tempo: più di 1 ora e mezza per De Villiers (28° all’arrivo) e addirittura 3 ore per Ten Brinke (ultimo al momento in cui scriviamo). Inutile aggiungere come la posizione generale sia ormai compromessa per entrambi. Anche peggio è andata a Robby Gordon, bloccatosi al km 48. Questo dopo che già altri sei partecipanti tra le auto non sono riusciti a prendere il via oggi, fra i quali il russo Vladimir Vasilyev che si era ben comportato finora.

Per quanto riguarda gli altri concorrenti sempre in lotta, nuovamente bella prestazione di Jakub Przygonski (Mini) 3° al traguardo con un distacco di 8’32” e riuscito a precedere Nani Roma (Mini) di 17 secondi. Un bel duello diretto perché i due si giocano la terza piazza anche in classifica generale, dove risultano però invertiti di posizione e staccati dal vertice di 20’51” e di 22’17”. Stavolta Sebastien Loeb (Peugeot) ha sofferto meno del solito il percorso, concludendo 5° a 12’23”, precedendo così Yazeed Al Rajhi a 18’11”. Il pilota arabo ha perso la seconda posizione generale e ora è 5° in classifica, per via di un problema che l’ha fermato momentaneamente al km 368. Ancor più attardato è tuttavia Carlos Sainz, 7° a quasi 25 minuti.

Questo venerdì vedrà concludersi il “marathon stage” con il ritorno da Tacna ad Arequipa, seguendo un percorso di 714 km (anche stavolta differente rispetto a quello delle moto) e soprattutto uno stage cronometrato di 517 km, vale a dire il più lungo di questa edizione. Per cui anche solo arrivare al traguardo senza problemi non sarà assolutamente scontato, vista oltretutto l’impossibilità di interventi sostanziali tra le due giornate.

NELLA GARA DELLE MOTO, dopo il ritiro di Barreda, la Honda torna in testa con la bella prestazione dell’americano Ricky Brabec, che ha vinto, staccando di 6’19’’ il vincitore della scorsa Dakar, Matthias Walkner.

Un risultato che vale a Brabec la vetta della classifica provvisoria della gara, complice il ritardo accumulato oggi da Pablo Quintanilla, che con la sua Husqvarna oggi si è piazzato quattordicesimo con un ritardo di oltre venti minuti da Brabec. A proposito dell’americano, si tratta della sua seconda vittoria di tappa: la prima l’aveva siglata nel 2017.

LA TOP TEN – Alle spalle di Walkner sono transitati i suoi due compagni di squadra, a poco più di 3 minuti l’uno dall’altro: l’australiano Toby Price, terzo e il britannico Sam Sunderland, quarto di giornata nonostante una caduta. Il vincitore della tappa di ieri, il francese Adrien Van Beveren sulla Yamaha, oggi ha concluso in quinta posizione, con un ritardo di 13’29’’ dal leader Brabec. Van Beveren è quinto anche nella generale, proprio alle spalle di Toby Price e Sam Sunderland.

Bene Paulo Goncalves, che nonostante il recente intervento di asportazione della milza, sta guidando con regolarità e con il sesto posto di oggi è ottavo nella generale. A completare la top ten, Stefan Svitjo, José Ignacio Cornejo Florimo, Kevin Benavides e l’esordiente spagnolo Lorenzo Santolino. Ventesima posizione in gara e anche nella generale per la spagnola Laia Sanzsulla KTM.

CERUTTI SI AVVICINA Jacopo Cerutti con la sua Husqvarna si è confermato il più veloce degli italiani: con il 16esimo tempo di giornata, a 23’24” da Brabec, Cerutti è 18esimo nella generale a 1 h 21’’42’’ e si avvicina al suo obiettivo dichiarato alla vigilia della partenza: concludere la gara nella top 15. Maurizio Gerini oggi si è piazzato 25esimo ed è 23esimo nella generale. Da segnalare il ritiro di Elio Aglioni.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


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