È il nome simbolo di una granturismo con motore V12 in posizione anteriore. Vanquish è, anche, un’indicazione sul futuro verso l’anno 2022. E la nuova Aston Martin Vanquish Vision Concept segna l’ingresso del Marchio nel panorama delle supercar a motore posteriore-centrale, un territorio da esplorare, nel quale confrontarsi con chi, il motore, – V8, V10, il V6 ibrido, prossimamente – lo posiziona dietro l’abitacolo.
Al Salone di Ginevra, Aston Martin non solo stupisce con la – progetto dalla tiratura limitata, 500 esemplari – ma, anticipa il percorso che si completerà, tra tre anni con il lancio della sua prima supercar di serie, da due posti a motore centrale. Resta fedele ai concetti di efficienza aerodinamica, riduzione del peso e compattezza dell’installazione meccanica, che sono propri delle due AM-RB. Lo fa, però, con un design più elegante, emozionale, che rinuncia a qualche punto di efficienza pur di fare innamorare.
Non di rado, le hypercar più specializzate, veloci, prestazionali, devono piegare lo stile alla funzione. Nel caso di Aston Martin Vanquish Vision Concept, si ritrova la massima attenzione alla bellezza, abbinata all’efficienza migliore e possibile per le sue forme. Resta pur sempre un altissimo esercizio tecnico, come impone il segmento competitivo delle supercar.
L’ultimo modello del Marchio nasce inoltre su un nuovo telaio in alluminio, altra differenza rispetto al Project 001 e Project 003, e utilizza un motore turbocompresso V6, ma privo della componente elettrica che andrà su AM-RB 003. Frazionamento dell’unità termica in grado di offrire una notevole compattezza degli ingombri al retrotreno.
Delle granturismo Aston Martin attuali riprende alcuni particolari stilistici, come i fari posteriori assottigliati, lo spoiler più pronunciato nella parte centrale, gli archi del tetto a contrasto e la soffiatura tra lunotto e coda. Dalle AM-RB richiama la fiancata scavata – osservando tra i passaruota si vedranno le ruote esposte -, l’anteriore e il disegno dei gruppi ottici.