ROMA – “Cercherò di imparare da Marc, ma il nostro obiettivo è completamente diverso. Non penserò se avrò un anno, due o tre di un contratto. È vero che quando combatti per il Mondiale ed è il tuo partner, inizia la rivalità. Ma io sono un principiante, non ho esperienza. Ognuno è concentrato sul suo. Dopo la preseason ci focalizzeremo su obiettivi più concreti”. Alex dimostra grande maturità e rispetto dei ruoli: il nuovo pilota della Honda Repsol farà coppia con il fratello Marc, campione del mondo in carica e uomo da battere anche nel Mondiale 2020, e il fresco vincitore del titolo Moto2 sa che può imparare tanto senza bruciare le tappe.
Il commento del rookie Honda
Il fresco vincitore del titolo in Moto2 analizza in conferenza stampa a margine della quinta edizione della Allianz Junior Motor Camp le caratteristiche della Honda che dovrà guidare il prossimo anno, e che probabilmente subirà alcune modifiche in base alle sue richieste: “So che Honda sta lavorando in tutti gli aspetti per migliorare ogni detta. Sul motore l’anno scorso hanno fatto un passo avanti. Ma forse il telaio era l’aspetto su cui insistevano Cal e Jorge. Se riuscissi a renderla una moto meno critica nella parte anteriore sarebbe perfetta. Ma la Honda ha questa caratteristica”.