Le lacrime dopo aver tagliato il traguardo, tra la felicità per la quarta vittoria della stagione (dopo le tre al Tour of Oman a febbraio) e il dolore per i postumi di due cadute che rischiavano di compromettere un’azione sontuosa. Alexey Lutsenko vince la quarta tappa della Tirreno-Adriatico 2019, la Foligno-Fossombrone di 221 chilometri, e lo fa con la tenacia del corridore vero. Il 26enne kazako parte ai meno 37 chilometri dall’arrivo, lasciandosi alle spalle, tra gli altri, il leader della corsa, Adam Yates, Tom Dumoulin, Primoz Roglic e il compagno di squadra Jakub Fuglsang. Lutsenko scala senza problemi i tornanti della salita dei Capuccini (2.8 km con pendenze superiore al 10% e punte del 19%), ma si incarta nel finale, nella picchiata verso Fossombrone. Poco prima dello striscione dell’ultimo chilometro, scivola per la seconda volta in una curva a sinistra e rischia di compromettere tutto: si rialza prontamente ma viene raggiunto dagli immediati inseguitori, Yates, Roglic e Fuglsang. Sembra aver buttato alle ortiche la vittoria Lutsenko, ma nel rettilineo conclusivo ha uno scatto d’orgoglio: esce per primo allo scoperto e brucia tutti, entrando nella storia della corsa: è il primo kazako a iscrivere il suo nome nell’albo d’oro della Tirreno. Secondo Roglic, terzo Yates, che conserva la maglia azzurra di leader. Lo sloveno e il britannico, saranno loro, con tutta probabilità, a contendersi la vittoria finale.
Thomas si ritira
Geraint Thomas non ha preso il via da Foligno in mattinata.Il gallese del Team Sky ha alzato bandiera bianca a causa per problemi allo stomaco. La squadra britannica perde così un altro protagonista dopo il ritiro nei giorni scorsi di Gianni Moscon.