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Maglia rosa story: gli ultimi re del Giro d'Italia

Il Tulipano Rosa

Ma se Froome non sarà della corsa, nell’edizione del 2019 tutti dovranno fare i conti con Dumoulin, vincitore nel 2017. Quando “onorò” nel migliore dei modi la montagna intitolata a Marco Pantani, partendo – tra l’altro – da Castellania, terra di Fausto Coppi. Fino alla conquista del Santuario di Oropa, dove il Pirata nel 1999 firmò il suo capolavoro. Per il tulipano quella 14^ tappa fu la conferma della sua forza, perché aveva già mostrato i muscoli nella cronometro Foligno-Montefalco e qui si era impadronito della leadership; ma Dumoulin a Oropa diede prova a Quintana, Pinot, Landa e Nibali di andare forte anche da scalatore, ponendo le basi per il successo finale. Certo, rischiando grosso: già per i problemi intestinali che lo avevano colto sullo Stelvio, costretto a chiudere a 2’18” dallo Squalo, primo – e unico – italiano a vincere una tappa nel Giro del 2017; lasciando la maglia rosa a Quintana a due tornate dalla fine; e scivolando addirittura al quarto posto alla penultima, caricando di suspense la cronometro conclusiva che tingerà di oranje in Piazza Duomo come non si vedeva dai tempi di Gullit, Rijkaard e Van Basten e del Milan di Sacchi, squadra del cuore di Pantani e dello stesso Nibali.


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