Dario Cataldo ha vinto, battendo allo sprint Mattia Cattaneo, la 15/a tappa del 102/o Giro d’Italia, da Ivrea (Torino) a Como, lunga 232 chilometri. L’ecuadoriano Richard Carapaz ha conservato la maglia rosa indossata sabato a Courmayeur. A 11″ dalla coppia Cataldo-Cattaneo si è piazzato il britannico Simon Yates, terzo; l’altro britannico Hugh John Carthy, quarto; la maglia rosa Richard Carapaz, quinto. Vincenzo Nibali si è classificato al sesto posto, il colombiano Miguel Angel Lopez al settimo. Staccato lo sloveno Primoz Roglic che, a una ventina di km dall’arrivo, ha forato ed è stato costretto a cambiare bici, prendendone in prestito una da un gregario. Il contrattempo ha penalizzato Roglic, che è stato costretto a chiudere a una quarantina di secondi dai rivali, non potendo dare il massimo su un mezzo non suo.
La cronaca
149 corridori prendono il via da Ivrea per la 15^ tappa del Giro d’Italia, che arriva a Como dopo 232 chilometri e 3 gran premi della montagna . C’è subito un tentativo di Antunes e Hansen, con l’australiano che successivamente stacca il portoghese prima di essere a sua volta raggiunto da Gogl e Boaro. I tre vengono ripresi dal gruppo e poco dopo Mattia Cattaneo e Dario Cataldo diventano protagonisti della domenica del Giro con la fuga di giornata. All’inizio il gruppo sembra voler controllare il tentativo, ma poi i due corridori italiani prendono il largo fino a raggiungere oltre 15 minuti di vantaggio. Cataldo si aggiudica il traguardo volante di Busto Arsizio, mentre Cattaneo passa per primo a Cantù. Jumbo-Visma e Mitchelton-Scott a questo punto si portano in testa al gruppo maglia rosa e il vantaggio comincia a scendere sulla strada che porta verso l’ascesa alla Madonna del Ghisallo. Ai piedi del primo GPM della Ivrea-Como il vantaggio di Cataldo e Cattaneo è di 9’30”. Anche la Bahrain-Merida si muove nel gruppo sulle rampe della Madonna del Ghisallo per ridurre il gap dai due fuggitivi, che transitano sul GPM di 2^ categoria (con Cataldo che precede Cattaneo) con circa 7 minuti di vantaggio sul gruppo. Sul muro di Sormano (GPM di 2^ categoria) la squadra di Simon Yates impone un ritmo molto alto permettendo al britannico di provare l’allungo. Sulla sua ruota si portano immediatamente Landa, Carapaz e Nibali, poi anche Roglic è riuscito a ricucire lo strappo. Questa accelerazione disgrega in maniera netta il gruppo maglia rosa, a questo punto composto solamente da una ventina di corridori. Yates poi prova un ulteriore allungo, ma il forcing della Bahrain-Merida permette al gruppo maglia rosa di riportarsi nuovamente sul britannico. Sul GPM (Cattaneo scollina davanti a Cataldo) il vantaggio dei due fuggitivi è di circa 4’15”, quando mancano 40 chilometri al traguardo di Como. Sulla lunga discesa che porta al lago alcuni corridori riescono a rientrare sul gruppo maglia rosa, che torna ad essere più folto ma che perde ulteriore terreno rispetto a Cataldo e Cattaneo. Tratto pianeggiante, con un primo passaggio da Como, nel quale Roglic fora e rimane attardato rispetto al gruppo. Poi lo sloveno, al quale un compagno di squadra ha ceduto la sua bici, riesce a rientrare sugli altri big. Sul Civiglio (GPM 3^ categoria) il primo a provarci è il britannico Carthy, poi ancora una rasoiata di Yates. E’ la miccia che accende la bagarre, con Nibali che allunga seguito da Carapaz portandosi sul britannico della Mitchelton-Scott. Cattaneo e Cataldo transitano sul Civiglio con 57 secondi di vantaggio su Carthy, Nibali e Carapaz (che hanno staccato Yates), a 8 chilometri dal traguardo di Como. In discesa Nibali disegna traiettorie perfette e prova a staccare la maglia rosa. Roglic, più indietro al passaggio sul GPM, cade in discesa non agevolato da una bicicletta non sua. Carapaz, Yates e Carthy rientrano sullo Squalo a 1 chilometro dal traguardo, mentre Cataldo regola Cattaneo allo sprint, con Yates che conquista la terza posizione. Carapaz conserva la maglia rosa, più indietro Roglic che perde 40 secondi dal gruppo Nibali.