Il tedesco Pascal Ackermann ha vinto la 2/a tappa del 102/o Giro d’Italia di da Bologna a Fucecchio, lunga 205 chilometri. Lo sloveno Primoz Roglic ha conservato la maglia rosa che ha indossato sabato dopo la cronometro d’apertura a Bologna. Ackermann, con il tempo di 4h44’33”, ha battuto allo sprint il campione italiano Elia Viviani, che ha tentato una rimonta disperata negli ultimi metri, e alla fine si è piazzato al secondo posto dopo la prima tappa in linea. Terzo l’australiano Caleb Ewan, solo quarto il colombiano Fernando Gaviria, tra i favoriti alla vigilia. Quinto posto per il francese Arnaud Demare, sesto l’altro italiano Davide Cimolai.
La cronaca
La seconda tappa, partita da Bologna alle 12.30, è stata caratterizzata dalla fuga di otto corridori, scattati proprio all’inizio della frazione che si è conclusa a Fucecchio dopo 205 chilometri. Si tratta di Francois Bidard, Marco Frapporti, Mirco Maestri, Sean Bennett, Lukasz Owsian, Damiano Cima ,Giulio Ciccone e William Clarke. Il vantaggio massimo degli otto corridori in fuga è stato di circa 5 minuti sul gruppo Roglic. Ciccone, che indossa la maglia azzurra di miglior scalatore e aveva un distacco di 1’28” da Roglic prima della partenza, è stato maglia rosa virtuale per gran parte della tappa. Marco Frapporti si è aggiudicato 12 punti per la maglia ciclamino al traguardo volante di Montespertoli (al chilometro 130.2) regolando allo sprint i compagni di fuga Cima e Maestri. Damiano Cima si è poi riscattato vincendo il secondo traguardo volante di giornata, a Empoli, regolando in volata Maestri e Frapporti. La pioggia ha ricominciato a caratterizzare la tappa prima del gran premio della montagna (3^ categoria) posto sul Castra, 5,8 km con una pendenza media del 6,8% e massima del 13%. Sulla salita si è subito mosso Giulio Ciccone, seguito da Bidard, Owsian e Frapporti (rientrato in un secondo momento). La maglia azzurra è transitato per primo sul Gpm davanti a Bidard e Owsian, consolidando la sua leadership nella classifica scalatori. Il gruppo, guidato dalla Bahrain-Merida di Vincenzo Nibali, è passato in cima al Castra con un ritardo di 1’39”. Il vantaggio dei fuggitivi si è ulteriormente abbassato dopo la discesa, prima del secondo Gpm di giornata, il San Baronto (4^ categoria). Nei 10 chilometri di salita si stacca Frapporti e Ciccone conquista anche la cima della seconda salita di giornata sempre davanti a Bidard e Owsian, avendo così la certezza di indossare la maglia azzurra per il secondo giorno fila. Frapporti è transitato con un ritardo di 12 secondi (per poi rientrare in discesa), il gruppo maglia rosa invece dopo 56 secondi. Dopo la discesa le squadre dei velocisti hanno preso la testa del gruppo (che nel frattempo si era diviso in due tronconi), riducendo notevolmente il distacco dai quattro fuggitivi. Sfortunato Nizzolo, uno dei possibili protagonisti della volata, che ha forato a 10 km dal traguardo perdendo la possibilità di giocarsi la vittoria sul traguardo della seconda tappa. Ciccone, Bidard, Owsian e Frapporti sono stati riagganciati dal gruppo maglia rosa a 8 chilometri dal traguardo. A quel punto i team con gli uomini veloci hanno preparato il terreno per lo sprint finale che ha visto prevalere il tedesco Ackermann davanti a Viviani ed Ewan. Quarto posto per Gaviria, quinto Demare, sesta posizione per Cimolai, nono Sbaragli.
Ordine d’arrivo 2^ tappa Bologna-Fucecchio (205 km)
1. Pascal ACKERMANN (Ger) in 4h44’43” (abbuono 10″); 2. Elia VIVIANI (Ita) s.t. (abbuono 6″), 3. Caleb EWAN (Aus) s.t. (abbuono 4″), 4. Fernando GAVIRIA (Col) s.t., 5. Arnaud DEMARE (Fra) s.t., 6. Davide CIMOLAI (Ita) s.t., 7. Viacheslav KUZNETSOV (Rus) s.t., 8. Jasper DE BUYST (Bel) s.t., 9. Kristian SBARAGLI (Ita) s.t., 10. Rüdiger SELIG (Ger) s.t.