Ciao team Sky, un brevissimo saluto di pochi giorni visto che già il 1° maggio il team correrà il Romandia con la dicitura INEOS sulla maglia nera e striscia celeste posteriore. Un mezzo passaggio di consegne in attesa della vera ufficialità di maglia e bici con il giorno 3 al Giro dello Yorkshire per poi giungere in forza e con il nuovo look perfetto al Giro d’Italia.
Ciao team Sky, un nome, una squadra ed un modo di correre che abbiamo imparato a conoscere sin dal 2010, prima apparizione al Giro d’Italia con capitano Sir Bradley Wiggins che nel 2012 vincerà, primo inglese, il Tour de France. Una squadra che è diventata negli anni… squadrone imbattibile soprattutto nelle corse a tappe (6 i successi al tour con Froome e Thomas) e che ha allargato in assoluto il bacino di sviluppo del ciclismo nel mondo anglossassone. Per tanti apprezzato e per tanti mal sopportato proprio per la troppa “perfezione” in un mondo forse troppo legato al romanticismo di un altro modo di correre. Si sa, non sempre piace chi vince sempre. Sky lo ha saputo fare con oltre 300 corse vinte ed è un qualcosa di incontestabile. È indiscutibile, il nome Sky lascia un segno indelebile con tanti italianità nei molti corridori tricolori, al supporto di nomi illustri della nostra industria come le bici Pinarello, le maglie Castelli, i caschi Kask, le borracce Elite o le selle Fizik. Ciao team Sky, mancherà quella scritta di tre lettere che per tantissimi ha significato grande Ciclismo.