Andrea Spampinato è un nuovo cestista della Virtus Imola per la stagione 2019/2020.
Spampinato, ala forte classe 1992, è atleta dalla grande esperienza e dalle ottime doti tecniche ed agonistiche. Ultima stagione in serie C Gold ad Altamura, prima tanti campionati in Sardegna tra Quartu S.Elena, Cagliari e Sestu, dopo gli esordi nella Dinamo Sassari in Legadue nel 2008/09 e 2009/10. In mezzo anche l’esperienza a Marino (Rm). In carriera, medie punti sempre molto interessanti, con 31 punti come miglior prestazione singola in partita.
Si alza dunque in modo importante il livello della nuova formazione assemblata da coach Marco Regazzi e dal DS Carlo Marchi: Spampinato è il settimo pilastro della Virtus Imola griffata 2019/20.
Andrea Spampinato, benvenuto alla Virtus Imola. Prima di tutto, la tua carriera si racconta da sola con diverse esperienze molto importanti:
“Inizio parlando di quanto tutti gli step della mia carriera siano stati importanti e abbiano influito sulla mia crescita di giocatore: è fondamentale come ragazzo che aspira a diventare uomo. La Stella Azzurra e Germano D’Arcangeli mi hanno insegnato la tenacia; la Dinamo Sassari prima con i Mele e Cavina poi con Sardara e Sacchetti, a sognare e a non smettere mai di crederci; la pallacanestro Marino che mi ha insegnato a vincere; i Pirates di Sestu che mi hanno responsabilizzato e il Basket Siliqua (serie D) che mi ha insegnato l’umiltà. Ho voluto provare tutto nella mia carriera per migliorarmi prima di tutto come persona: trovo tutte le mie esperienze importantissime e sempre lo saranno”.
Probabilmente arrivi ad imola nel momento migliore per età ed esperienza:
“Arrivo ad Imola nel mio momento migliore per età ed esperienza, ma con una voglia di imparare e mettermi a disposizione enorme”.
Quali ritieni essere le tue migliori qualità tecniche e umane sul campo?
“Credo che le mie migliori qualità tecniche in campo siano quelle di poter coprire più ruoli e avere occhi per tutto quello che succede in campo. Qual è la mia dote umana migliore? Rispetto e passione: i miei compagni sono prima di tutto persone”.
Quali, invece, gli aspetti dove ancora credi di poter migliorare?
“I punti dove credo di poter migliorare sono infiniti, mi impegno ogni giorno per migliorare e crescere. Lo sport è una scuola di vita che nelle sue sfumature rappresenta appunto le varie difficoltà che la vita ci mette davanti, sta a noi sfruttarle per migliorare”.
Conosci coach Marco Regazzi?
“Non lo conosco personalmente, ma me ne hanno parlato in parecchi da quando saltò fuori la possibilità di arrivare ad Imola. Solo belle parole nei suoi confronti”.
Quali sono i tuoi obiettivi in questa stagione che sta per iniziare?
“I miei obbiettivi sono quelli di fare una stagione di livello e alzare l’asticella insieme ai miei compagni passo dopo passo. Cercheremo prima di capire guardandoci in faccia quanto puntiamo in alto, da li lavoreremo tutti insieme per arrivare il più in alto possibile. Parola chiave ambizione”.
Sbarchi alla Virtus nell’estate del rinnovamento con tanti cambiamenti in società che stanno rilanciando il progetto giallonero. Orgoglioso di farne parte?
“Sono anni che desidero giocare ad Imola: ho partecipato a due Summer League e a Camp di specializzazione: l’aria del PalaRuggi mi è sempre piaciuta. Palestra, piscina, campo. Uno spettacolo per un ragazzo come me. Le mie prime due storie d’amore (sorride, ndr) le ho avute li, la terza è stata con il PalaRuggi. Non vedo l’ora di arrivare e vestire quei colori. GialloNero mi piace parecchio, insomma, felice di far parte di questa rivoluzione. Felicissimo”.
Che tipo di persona sei, senza la palla a spicchi tra le mani?
““Vivo una vita pensando di essere molto fortunato. Ringrazio ogni giorno, con tutte le difficoltà del caso, di poter vivere la vita che ho. Sono un ragazzo sano che fa quello che gli piace inseguendo un sogno, circondato da persone che, pur non sapendolo, delle volte mi aiutano a crescere e a migliorarmi. Mi nutro dell’energia di chi ho intorno, alchimie e sinergie sono aria per me”.