Conferenza stampa nella sala clinic del Paladecò per la presentazione di Nando Gentile nella sua nuova veste di allenatore della formazione casertana. Nell’aprire l’incontro con i giornalisti, l’amministratore unico del club Antonello Nevola è ripartito dalla scorsa stagione per evidenziare che la stessa ha «rappresentato l’anno zero del nuovo progetto del basket casertano; una stagione in cui i risultati sono stati certamente positivi anche se, ovviamente, l’epilogo non ha soddisfatto nessuno. La nostra volontà è di ripartire con nuovo entusiasmo e con un progetto in grado di creare qualcosa di nuovo per Caserta. Vogliamo costruire una realtà solida, che deve ripartire dal settore giovanile. E su questo progetto ci siamo trovati in piena sintonia con Nando».
Il nuovo tecnico bianconero ha esordito ricordando la sua presenza a gara3 dei recenti playoff di serie B e la delusione che aveva percepito chiaramente nella tifoseria. Da qui la decisione di tornare in panchina «ma la scelta, come ho detto al presidente e ad Antonello, riguarda solo Caserta per dare nuova linfa alla squadra ed alla città. Abbiamo un obiettivo comune e per il suo raggiungimento lavoreremo insieme, sperando nel contempo di rivitalizzare il settore giovanile ed avere, in tempi brevi, un nucleo di giovani casertani su cui poter contare anche per la prima squadra».
Rispondendo alle domande dei giornalisti presenti, Gentile ha anche avuto modo di parlare della costruzione della squadra («faremo prima un esame dei giocatori dello scorso anno, che comunque hanno disputato una buona stagione»), della sua idea di pallacanestro («il basket è stato inventato tanti anni fa e non è certo cambiato rispetto ai tempi in cui giocavo. Oggi c’è indubbiamente una maggiore fisicità e velocità, ma i giochi sono spesso gli stessi che facevamo noi con Marcelletti e sono uguali per tutti i campionati. Certo, poi, la loro esecuzione è diversa a seconda delle caratteristiche individuali, fisiche ed atletiche, degli elementi su cui puoi contare. Gli schemi, però, servono fino ad un certo punto; l’importante è dare serenità e fiducia ai giocatori. E questo è compito dell’allenatore, come dimostrano anche i risultati di Pozzecco a Sassari»).
Il nuovo tecnico bianconero, rispondendo ad un’apposita domanda in tal senso, ha anche esplicitato il suo pensiero in merito all’atteggiamento dei tifosi «che ritengo debbano essere sempre vicini alla squadra. Ai miei tempi, dopo due scudetti persi, anche quando se ne andò Oscar, la tifoseria ci rimase vicina. Alla fine con grandi sacrifici siamo arrivati al successo. I risultati sono il frutto di programmazione e sacrifici come quelli dei Maggiò quando rifiutarono offerte miliardarie per me, Sandro ed Enzo. Alla fine siamo arrivati al successo. Noi ci impegneremo subito per cercare di raggiungere il miglior risultato possibile, ma dovremo poter sempre contare sulla passione dei nostri tifosi perché ci saranno momenti vittoriosi, ma anche altri perdenti»).
Nel corso della conferenza stampa l’amministratore unico ha anche ufficialmente comunicato che la società aveva avanzato richiesta formale in Federazione per un’eventuale wild card per la serie A2. Lo stesso dirigente ha anche precisato che al momento la società, rispetto allo scorso anno, ha sotto contratto Hassan e non ha ancora esercitato l’opzione di uscita nei confronti di Ciribeni e Valentini.