Terza, sentitissima riconferma in casa Virtus Arechi Salerno, dopo quelle di Manuel Diomede e Lorenzo Tortù: a vestire ancora la casacca blaugrana, complice il rinnovo biennale di contratto, sarà l’ormai salernitano di adozione, Gianmarco Leggio.
Una vita in blaugrana – tanto per parodizzare la hit sanremese de Lo Stato Sociale – quella vissuta dall’ala forte originaria di Mesagne che di Salerno e della realtà cestistica virtussina conosce davvero ogni aspetto, persino il più recondito. Tante battaglie vissute con indosso dei colori che, evidentemente, rappresentano una sorta di seconda pelle che appare impossibile tingere in altro modo.
Idolo indiscusso del pubblico del PalaSilvestri, il numero trentatré virtussino è stato capace di guadagnarsi i galloni di giocatore di riferimento al netto dell’ennesima stagione – quella appena trascorsa – vissuta da protagonista, malgrado un infortunio che lo ha tenuto fermo per parte della regular season. Resilienza il mantra di un atleta cresciuto all’ombra del castello di Arechi nella consapevolezza del proprio valore, espresso mediante una regular season da 13.2 punti di media a partita conditi da 5.8 rimbalzi in venti apparizioni ufficiali con cifre interessanti mantenute anche nella fase calda della postseason (10 punti e 5.1 rimbalzi ).
Le dichiarazioni di Gianmarco Leggio
Entusiasta all’idea di tornare presto protagonista con la maglia blaugrana, ecco le prime dichiarazioni rilasciate da Gianmarco Leggio in merito all’ufficialità del rinnovo contrattuale siglato con il sodalizio salernitano:
«Salerno per me vuol dire casa e la possibilità di rimanere a casa ha per me un significato davvero speciale. Continuare a far parte della famiglia blaugrana per le prossime due stagioni è un auspicio che si realizza perché ho un rapporto davvero fantastico con la città, la sua gente e la società. Sento di aver trovato la mia dimensione, a Salerno sto bene con me stesso e la sommatoria di questi aspetti ha agevolato ogni mia decisione in merito.
La volontà di rinvigorire questo legame si è palesata fin da subito da ambo le parti: un peso specifico rilevante sulla mia decisione lo ha di certo avuto la stima espressa all’unisono dal presidente Renzullo, dal diesse Corvo e del nuovo coach Benedetto. Mi hanno fatto sentire ancora una volta importante e al centro di un progetto come sempre ambizioso. Per un giocatore questo significa tantissimo.
Il futuro? Abbiamo un obiettivo chiaro a tutti, quello di riprendere la scalata alla A2. Lo scorso finale di stagione ci ha lasciato l’amaro in bocca, ma siamo consapevoli di aver fatto tutto il possibile. Peccato per gli infortuni, sarebbe stato fantastico giocarsi la Final Four di Montecatini. Ora guardiamo avanti, la società ha le idee chiare e la squadra allestita per la prossima stagione farà entusiasmare il nostro pubblico che siamo certi non farà mancare il proprio supporto nel corso di tutta la stagione».