Doc Rivers e Mike D’Antoni non nascondevano la loro comune frustrazione in sala stampa per un timeout chiesto dai Clippers ma non visto dagli arbitri e che avrebbe condizionato negativamente il finale di Houston. Cosa è successo?
Con 1’26” sul cronometro dell’ultimo quarto Clint Capela prende il suo rimbalzo offensivo e segna, per dare 6 punti di vantaggio ai Rockets (109-115). Doc Rivers decide di chiedere un timeout ed entra in campo. Gli arbitri non fischiano, Lou Williams rimette la palla. Poi segna da 3 punti e rimette in gioco la partita. Il suo allenatore, senza dubbio sollevato di aver visto il tiro entrare dentro, mostra ancora il grugno.
Solo che questo tiro è stato segnato di fronte a una squadra di Houston che non sta difendendo. Dopo aver visto Doc Rivers, Russell Westbrook, per esempio, non ha fatto lo sforzo di tornare in difesa; quando PJ Tucker si è lasciato passare pensando che l’azione si sarebbe fermata.
“Mi fa male” , ha risposto PJ Tucker alla Houston Chronicle . “Ho visto Doc sul parquet, quindi sono entrato in modalità pausa. È successo così in fretta. Non so come gli arbitri non lo abbiano ascoltato. “
Mike D’Antoni, furioso come tutta la sua panchina, si pone la stessa domanda: “Ci sono tre arbitri. Nessuno l’ha visto. Tutto il mio team l’ha visto, tutti. È stata un’azione importante.” In effetti, in pochi secondi, ci sono rimasti solo tre punti di differenza e questo è l’inizio del break decisivo dei Clippers: 13-4 negli ultimi 80 secondi.
I Rockets lasciano lo Staples Center con l’ amaro in bocca. “Ci sono stati fischi discutibili, alcuni sono stati dimenticati”, ha detto James Harden. “Abbiamo preso due canestri vincenti nell’ultimo minuto, incluso uno perché non è stato fischiato un timeout.”
