Dal 2010, dopo l’ultima apparizione ai playoff, i Phoenix Suns hanno fatto parlare di sè più fuori che dentro il campo da gioco. Le scelte più alte si sono spuntate, gli allenatori sono cambiati di frequente. Nelle ultime quattro stagioni la percentuale di vittorie è rimasta sotto il 30%.
Gran parte delle speranze dei Suns ripongono quindi su Devin Booker, una guardia che ha anche un record di 70 punti in una singola gara e viaggia con la media di 20, e la scelta del draft 2018 il centro DeAndre Ayton. Soprattutto Booker dovrà convincere di essere un potenziale All Star, anche se in questi anni ha raccolto solo lo stipendio (27 milioni di dollari per il 2019/20). Nella passata stagione, la guardia ha cercato di elevare il suo gioco fungendo da playmaker: apprezzabili quindi i 6,8 assist a gara ma il contraltare di 4,1 palle perse ha ridimensionato la prestazione.
Dal mercato estivo però sono arrivate due novità importanti: Ricky Rubio e Dario Saric. Il primo gestirà la palla e, anche se spesso invitato al tiro da tre punti dalle difese avversarie, toglierà pressione su Booker. Il secondo si è rivelato un giocatore solido sui due lati del campo, capace di partire dalla panchina sia a Philadelphia che a Minnesota per ritagliarsi anche un ruolo da titolare. Saric tira da tre e aiuta in difesa Ayton, in soccorso del quale ci sarà anche Aron Baynes arrivato dai Celtics. Non sappiamo se i Suns arriveranno ai playoff – la Western è molto competitiva – e se Booker assurgerà al ruolo di All Star. Certo questa volta le credenziali per provarci ci sono tutte.