ROMA – Sorprese e spettacolo: i playoff NBA sono iniziati. Nella prima notte della post season solo uno dei pronostici è stato rispettato, quello di Golden State. I campioni in carica non hanno avuto problemi a liquidare i Los Angeles Clippers, nonostante i 15 punti di Danilo Gallinari. I San Antonio Spurs vincono in trasferta contro Denver grazie anche all’esperienza e alle giocate di Marco Belinelli: la squadra di Popovich strappa subito il fattore campo ai Nuggets. Philadelphia cade in casa contro Brooklyn, Orlando vince in volata a Toronto.
SUPER CURRY – Quando Steph Curry is on fire, c’è poco da fare. Il numero 30 dei Golden State Warriors domina la partita grazie a 38 punti messi a referto, conditi da 15 rimbalzi e sette assist. Per il playmaker arrivano anche 8 triple su 12 tentativi e questo vuol dire nuovo record: Curry diventa il miglior realizzatore da tre punti nella storia del playoff (386 canestri in 91 partite), superato Ray Allen (385 canestri in 171 partite). A guidare i Warriors non c’è solo il figlio di Dell, ma anche il carismatico Draymond Green e Kevin Durant: il primo segna 5 canestri nei primi 5 tentativi e sfrutta tutti gli spazi concessi dalla difesa dei Clips. Il secondo firma 23 punti prima di farsi cacciare dalla terna arbitrale a causa del solito comportamento al limite di Beverley. Non benissimo l’esordio ai playoff di DeMarcus Cousins: 9 punti, 9 rimbalzi, ma fuori per falli a nove minuti dal termine. I Clippers non possono fare altro che arrendersi, nonostante un Danilo Gallinari da 15 punti, otto rimbalzi e tre palle recuperato. Per l’azzurro arriva il 3/6 dall’arco, ma solo un 4/14 dal campo. Il risultato finale è di 121-104.
ESPERIENZA SPURS – Possono anche avere il fattore campo a sfavore, ma i San Antonio Spurs hanno dalla loro l’esperienza di 22 stagioni consecutive ai playoff. I risultati si vedono al Pepsi Center, dove Denver non riesce a contenere la forza del gruppo di Popovich. DeMar DeRozan è il miglior marcatore dei texani con 18 punti, 12 rimbalzi e sei assist. Dall’altra parte c’è il solito straordinario Nikola Jokic, che al debutto ai playoff firma subito una tripla doppia da 10,14,14. Non basta il serbo ai Nuggets, che peccano di inesperienza, al contrario dei neroargento. Marco Belinelli è una pedina fondamentale per Popovich quando si parla di esperienza: in 17 minuti segna otto punti con 3/9 dal campo, ma soprattutto prende un paio di scelte apprezzate da Pop e squadra. Gara 1 finisce 96-101 per gli Spurs.
SORPRESA ORLANDO – Gli Orlando Magic trionfano sul campo dei Toronto Raptors grazie ad una tripla messa a segno da D.J. Augustin a 3.4 secondi dalla sirena. Contro tutti i pronostici, la franchigia della Florida vince gara 1 e torna a far tremare le gambe ai tifosi dei Raptors, che non riescono praticamente mai a vedere la loro squadra trionfare in casa ai playoff nella prima sfida della serie. Il record tra le mura amiche di Toronto è di 1-8: un disastro. Eppure Pascal Siakam e Kawhi Leonard provano in tutti i modi a tenere a galla i Raptors, ma un pessimo Kyle Lowry da zero punti frena la corsa dei canadesi e, soprattutto, D.J. Augustin si inventa il canestro della vittoria mettendo a segno la tripla che significa 25 punti sul tabellino personale e 101-104 alla sirena.
DOMINIO BROOKLYN – A Philadelphia non basta un Jimmy Butler da 36 punti, i 76ers crollano in casa sotto i colpi dei Brooklyn Nets. La squadra di coach Atkinson mette costruisce una gara perfetta, nella quale nulla va storto: D’Angelo Russel firma 26 punti con 25 tiri dal campo, Ed Davis fa tutta la differenza del mondo con 12 punti e 16 rimbalzi, Caris LeVert esce dalla panchina e ne mette 23. Insomma, tutto contro pronostico, dato che non c’erano dubbi che Embiid e compagni avrebbero travolto i Nets, invece il camerunense firma un pessimo 5/15 al tiro per 22 punti totali, conditi anche da 15 rimbalzi e 5 stoppate, ma tutto questo non basta. Brooklyn passa e vince gara 1 102-111.