Mercoledì sera i Los Angeles Lakers sono attesi al confronto contro i Pelicans, e Anthony Davis è consapevole che contro la sua squadra ci sarà una doppia ostilità. L’eco della passata stagione, dove ha palesemente rifiutato di proseguire il rapporto con i Pelicans con atteggiamenti discutibili e piccoli ricatti, non si è smorzato e fin dal warm-up fischi e boati di disapprovazione lo accompagneranno in ogni istante vissuto dentro lo Smoothie Center.
La squadra ne ha risentito molto, e la decisione della NBA che dovesse giocare almeno 20′ non è stata bene utilizzata né da Davis né dalla franchigia. Se avesse accettato di giocare al meglio fino al termine del campionato, la separazione sarebbe stata meno dolorosa. Nonostante rimanga assolutamente il giocatore più rappresentativo nella storia dei Pelicans, il suo disinteresse degli ultimi mesi – e l’aver scelto di cambiare il manager prendendo quello di LeBron – sarà ricordato a lungo in Louisiana.
E in campo, con la maglia avversaria, ci saranno i tre ragazzi che sono finiti qui per permettere il suo trasferimento a Los Angeles: Ball, Ingram e Hart. Con un pizzico di fiele, cercheranno di prendersi una rivincita, anche se formalmente lo hanno negato
Brandon Ingram on facing the Lakers: “No bad blood. Nothing but respect for the Lakers organization.”
— Mark Medina (@MarkG_Medina) November 26, 2019