Preparatore atletico, docente di scienze motorie, attualmente Francesco Cuzzolin dirige oggi il dipartimento scientifico di Technogym dopo i successi nel basket fra Nazionale e Treviso nell’era Benetton. Non tutti sanno o ricordano come sia stato il primo preparatore europeo ad essere assunto nella NBA nel 2009. Due anni intensi ai Toronto Raptors, che poi ha lasciato nelle mani del suo successore Jon Lee: “Ci siamo sentiti subito dopo la partita (gara 6 delle Finals, ndr). L’avevo assunto io dieci anni fa, a Toronto, come mio assistente. Veder arrivare sin lì un ragazzo che ha creduto in te e in cui tu hai creduto… sono le cose più belle.”
Tanti begli aneddoti raccontati da Cuzzolin nell’intervista a Matteo Sorio dell’edizione veronese del Corriere della Sera: “Per gara 6 sono rimasto in piedi tutta notte. Partita pazzesca… Continuavano a mostrare la piazza gremita fuori dall’Air Canada Center: io vivevo lì, attaccato al palazzo. Oltre a Lee, nei Raptors c’è ancora Masai Ujiri, ora gm e all’epoca assistente con cui firmai il contratto. Sono felicissimo per loro.”
Un altro aneddoto su Lee e sulla mentalità giusta con cui si deve oggi approcciare il mondo del lavoro: “L’ultimo step delle “interviste” era una serie di domande molto tecniche, quasi a trabocchetto e quando toccò a lui, Jon colse la mia insoddisfazione ma prima di lasciarci mi disse: «Qualsiasi cosa non sia in grado di darti adesso, stai sicuro che farò di tutto per migliorare e rispondere alle tue aspettative». A istinto sentii che era la disponibilità che cercavo: altri ai colloqui si portano dietro il proprio background, pensando sia sufficiente e volendo essere valorizzati per quello che sono, non per quello che potrebbero essere.”