Per l’ultima uscita a Foshan, l’Italia – già qualificata alla seconda fase – ha l’avversario più forte che poteva capitarle. La Serbia (si gioca alle 13.30 italiane) ha macinato con irrisoria facilità Angola e Filippine (lo hanno fatto anche gli azzurri, però), mostrando giocatori di un’altra categoria: Bogdanovic, Bjelica ma soprattutto i lunghi Jokic e Marjanovic, praticamente immarcabili. Il ct Djordjevic avverte: “L’Italia è molto forte, ha giocatori di ottimo livello come Gallinari, Datome, Belinelli, uomini di qualità in grado di trascinare la squadra con il loro talento. Finalmente state giocando assieme, siete in forma nel tiro. Dobbiamo stare attenti e giocare al massimo. Nel premondiale abbiamo avuto diversi problemi fisici da parte di alcuni giocatori. Queste cose le odio, ma dobbiamo andare avanti con quello che abbiamo. I miei hanno fatto vedere prontezza, voglia, fisicità. Siamo pronti a giocarcela fino in fondo”.
Italia e Serbia si sono affrontate due volte ad agosto. Ad Atene, senza Gallinari e Datome, è arrivato un netto -32 (64-96). Una settimana dopo a Shenyang gli azzurri sono rimasti in partita per quaranta minuti guadagnandosi anche l’occasione di vincere, poi però non sfruttata (65-71). A Foshan “troviamo, e lo sappiamo, una montagna da scalare” spiega il ct Meo Sacchetti, “dobbiamo essere bravi a farli uscire, a contrastarli sulla prontezza, sull’anticipo, sulla voglia e sul tiro. Dobbiamo essere sfacciati e non darci per vinti in partenza. Voglio vedere quanto riusciamo a stare in partita con loro. E poi penseremo al secondo girone”.
In caso di vittoria, l’Italia affronterebbe a Wuhan, il 6, la seconda del girone C, attualmente Porto Rico. In caso di sconfitta ecco subito la Spagna, crocevia del Mondiale. L’8 la seconda e ultima partita del secondo raggruppamento. Le prime due vanno ai quarti. Le squadre si portano dietro i risultati della prima fase.