Redatto al draft 2004 dai Los Angeles Clippers, Shaun Livingston ha passato lì i primi quattro anni, funestati da un gravissimo infortunio al ginocchio. Undici anni dopo, quasi incredibilmente e contro ogni previsione, è diventato tre volte Campione NBA con Golden State da cui è stato rilasciato questa estate per creare spazio salariale sul contratto di D’Angelo Russell e Klay Thompson.
Si è detto che poteva anche ritirarsi, ma le ultime informazioni ci dicono che vorrebbe tentare la sedicesima stagione nella Lega. “A questo punto della mia carriera, si tratta di finire bene”, ha detto al Peoria Journal Star. “Vorrei andare dove posso portare qualcosa, aiutare una squadra a livello di leadership, essere un mentore per i più piccoli, giocare qualche minuto. Sono in una fase della mia carriera in cui questi sono i criteri a cui do importanza.”
E fatalmente, si parla di chiudere il cerchio. I Clippers hanno solo 13 giocatori sotto contratto; Shai Gilgeous-Alexander è stato trasferito a Oklahoma City, c’è una ics nella casella di backup di Patrick Beverley. Chiudere la carriera nella squadra dove l’ha cominciata, lottando per il titolo e portando la sua esperienza in materia. Si potrebbe fare.