Al Taliercio di Mestre Reyer Venezia e Dolomiti Energia Trento tornano in campo a due giorni di distanza da gara1, vinta dall’Umana, della serie di quarti di finale dei playoff di Serie A1. Venezia vince facile, ma Trento lavora bene in difesa. Buscaglia, dopo la magra figura di stasera che fa il paio con quella di sabato, sa bene dove lavorare: sull’attacco. Pascolo ricorda il giocatore visto rovinosamente a Milano, Hogue è l’ombra del lottatore che conoscevamo, Marble fa rimpiangere Shields: che altro?
Fin dalla palla a due si annuncia una gara spigolosa come la numero 1. Pascolo, dalla lunetta, apre le marcature ma in generale gli attacchi fanno fatica. Al 7′ Jovanovic realizza il 6-7, ma Vidmar e Bramos lanciano la Reyer che al 10′ conduce 15-11. I giocatori delle due squadre non riescono a togliersi tensione dalle spalle. Ancora Pascolo a segno, ma la Reyer infila il break con la bomba di Haynes (+7). L’Aquila trova una risposta timida, ma De Nicolao punisce ancora dall’arco. Craft prova a scuotere i suoi, Daye da tre fa +10 27-27 al 15′. Venezia non è irresistibile, ma la pochezza di Trento al tiro è endemica. Sempre Craft ritrova il canestro 29-20, ma per il resto è un gran sbattere sulla difesa lagunare con un gran numero di scelte sbagliate in campo. Vidmar e Haynes dall’arco finiscono il primo tempo in crescendo 34-21. Trento 7/33 al tiro con 0/3 nelle triple: una autocondanna.
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Marble si scuote dall’apatia del primo tempo segnando i suoi due primi canestri, il secondo dopo una rubata. Timeout De Raffaele immediato. Bramos da fuori 36-25 ma con troppi falli gratuiti dalle due parti. Austin Daye vola in terra, scivola sull’adesivo pubblicitario, zoppica ed esce. Vidmar comanda sotto i tabelloni. Mazzola da tre fa 41-26, timeout Buscaglia al 25′. E invece vola la Reyer sul 45-29, aggressiva e cattiva. Al 27′ si concretizza un minibreak dell’Aquila 0-4 in mezzo a troppi errori, poi Watt con 1’30” torna a segnare per gli orogranata. Flaccadori risponde a De Nicolao dall’arco 50-36 al 30′.
L’Umana non ha bisogno di strafare, basta difendere sempre con grande energia. Così l’ultimo quarto scivola sotto il controllo dei padroni di casa, con l’Aquila che compila il bignami degli errori. 55-42 con 6’09” non sarebbe un distacco incolmabile, in una gara dalle prestazioni balistiche normali. Craft si ricorda come si fa, come Bramos dall’altra parte. Ma è un fuoco di paglia: il vantaggio dei lagunari progressivamente si allunga, Buscaglia non ha alternative da offrire in attacco e finisce 69-51.
Umana Venezia – Dolomiti Energia Trento 69-51 (2-0). Boxscore: 15 Daye, 12 Bramos, 11 Vidmar, 8 Watt e Haynes, 6 De Nicolao, 5 Mazzola, 2 Cerella e Stone per Venezia; 11 Forray, 9 Craft, 7 Jovanovic, Pascolo e Flaccadori, 5 Marble, 3 Hogue, 2p+10r Gomes per Trento.