Finisce in maniera amara il 2019 della Tezenis che mette assieme l’ennesima delusione davanti al proprio pubblico cedendo le armi anche ad una coriacea Old Wild West Udine capace di rimontare 14 punti di ritardo grazie all’estro di Cromer (15 punti), l’energia di Beverly e i numeri finali di Nobile e Amato (10 a testa) che decidono il finale punto a punto. Per Verona non basta un altalenante Love (15) e le doppie doppie di Udom (11 e 10 rimbalzi) e Rosselli (10 e 11) o il finale di puro orgoglio targato Severini (14) dato che arriva il quinto ko nelle ultime sei uscite
LA CRONACA LIVE: Le grandi favorite alla vigilia del campionato si trovano contro in un momento molto delicato per entrambe, se Udine dopo il burrascoso periodo condito da un paio di uscite al vetriolo del presidente Pedone pare aver imboccato la strada giusta con un paio di vittorie in serie ai padroni di casa l’arrivo di Diana sulla panchina non pare aver dato la scossa sperata; reduce da due sconfitte infatti la Tezenis è scivolata a -6 dalla vetta quando – secondo tutti gli addetti ai lavori – doveva essere la squadra destinata a dominare il girone.
Per chiudere un anno solare, sicuramente non troppo felice per nessuna delle due, con un sorriso serve una vittoria che garantisca il giusto entusiasmo in vista di una seconda parte di stagione in cui si dovranno imporre ritmi ben diversi; palla a due agli ordini dei signori Maschio, Pazzaglia e Capurro. Quintetto dei padroni di casa composto da Love, Severini, Rosselli, Udom e Candussi mentre i friulani replicano con l’applaudito ex di turno Amato, Cromer, Fabi, Gazzotti e Beverly
Tanta tensione in avvio e percentuali di tiro basse, al giro di boa della frazione è 5-4 per la Tezenis che trova in Severini il suo inaspettato scorer; continua a faticare la OWW e dopo un tap-in di Udom arriva il minuto di sospensione da parte di Ramagli per cercare una soluzione contro il bunker difensivo gialloblu. Il break di Verona prosegue (15-4) con Candussi a fare la voce grossa sotto i tabelloni, la brutta notizia per Diana è l’infortunio (zona inguinale) che estromette Poletti; le schermaglie finali di quarto offrono poche emozioni e le squadre archiviano i primi 10′ con il risultato di 18-8 a favore della compagine locale
Antonutti e Penna provano a destare i bianconeri con un 4-0 che suggerisce a Diana di fermare il gioco, al rientro sul parquet la Tezenis torna a chiudere perfettamente la via del canestro e sulle ali dell’entusiasmo trova i preziosi punti di Morgillo e Prandin per aggiornare il massimo vantaggio (26-12). Udine si aggrappa al estro di Amato che risponde presente dimezzando il ritardo quando si entra negli ultimi 2 giri di lancette prima della pausa (28-21), dove a referto si aggiungono solo i liberi di Cromer, uno di Beverly ed il canestro finale di Udom che manda le squadre negli spogliatoi sul 30-24
Colpo su colpo al rientro dall’intervallo con la Tezenis che prova a sfatare il trend dei terzi periodi negativi ma subisce la verve del duo americano Cromer – Beverly che ribaltano l’inerzia portando a stretto contatto gli ospiti (34-33), il time-out di Diana è provvidenziale per ridare energie ai padroni di casa che nonostante i problemi di falli per Candussi (4a penalità) e Rosselli (3) torna a garantirsi un piccolo margine di vantaggio (45-40). Il finale di tempo è tutto a favore degli ospiti con Nobile e Penna che mettono il primo vantaggio che mancava dai possessi iniziali del match, quindi Love – fin qua incolore e quasi apatico – insacca a fil di sirena la tripla del 49-47 del 30′
A frenare le ambizioni di Udine di prendere le redini del match ci pensa ancora Love con un paio di canestri estemporanei, l’esterno americano si grava del quarto fallo e torna a sedere in panchina: troppo presto per rischiare (55-53 -6’30”). Cromer per la terza volta mette avanti la squadra ospite, una buona sequenza difensiva e il successivo appoggio di Beverly costringono Diana a fermare il gioco (55-58 -4’55”)
Finale in apnea con Nobile che si prende responsabilità importanti e non sbaglia, la Tezenis resta a galla con carattere e ritrovando un guizzo da parte di Love (62-63 -2’08”). Le triple di Severini mandano in estasi le tribune e il pubblico gialloblu (68-65 -1’15”) ma l’ex capitano Amato mette assieme un break personale di 5-0 che ribalta gli equilibri (68-70) quando sul cronometro rimangono solo 22″ per un ultimo assalto veronese. La responsabilità spetta a Love che sulla sirena prova da oltre l’arco, senza fortuna: vince l’OWW Udine per 70-68 ed affossa ancora di più le ambizioni di una Verona palesemente in crisi e che colleziona la terza sconfitta consecutiva, la quinta nelle ultime sei