Candussi
Prosegue il momento difficile per la Tezenis Verona che cade ancora in casa nonostante 7 giocatori in doppia cifra (top scorer Hasbrouck a 14 punti) contro una Urania Milano capace di imporre il proprio ritmo per tutti e 40′ di gioco; Montano (21) ed un Raivio tuttofare (14 con 13 rimbalzi e 5 assist) sono i protagonisti del blitz milanese assieme al mortifero Benevelli (16). Costruita per dominare la compagine gialloblu ha già patito quattro sconfitte (3 nelle ultime 5) in questo avvio di campionato e la posizione di coach Dalmonte non pare più essere granitica
LA CRONACA LIVE: Sul parquet dell’AGSM Forum va’ in scena un match che potrebbe essere un importante spartiacque per entrambe, reduci da due brucianti ko seppur molto diversi – netto ed abbondante quello della Tezenis Verona a casa di Forlì mentre è giunto a fil di sirena (verrebbe da dire come sempre) per l’Urania ad Imola – serve quindi una vittoria per rilanciarsi prontamente, seppur per motivi diversi: ai veneti per restare nel club nelle prime della classe mentre ai lombardi per agganciare la zona play-off e mettere ulteriore spazio tra se e la parte calda della graduatoria
Palla a due agli ordini dei signori Bartoli, Patti e Almerigogna con i quintetti composti da Love, Hasbrouck, Severini, Udom e Candussi per i gialloblu; Sabatini, Montano, Raivio, Benevelli e Lynch per i milanesi
Mani bollenti in avvio con cinque tiri dai 6,75 a segno per il 9-6 locale, la buona verve di Montano ed un maggiore intensità difensiva consente all’Urania di imbastire un break che suggerisce a Dalmonte di fermare il gioco (11-17); al rientro dal time-out con gli innesti di Rosselli e Poletti la Tezenis cerca una scossa ma sono ancora Benevelli e compagni a trovare la doppia cifra di vantaggio prima della tripla di Tomassini per il 16-23 con cui va’ in archivio il parziale
Verona senza canestri da due resta in vita grazie alle conclusioni da oltre l’arco: arriva anche Hasbrouck a referto ma sono sempre gli ospiti a dettare il ritmo grazie ad una mobilità difensiva che li porta a sporcare quasi tutti gli attacchi gialloblu (22-29); lo spirito di un gladiatorio capitan Poletti aiuta il pubblico a rimettersi in partita ma una clamorosa schiacciata sbagliata da Love in solitaria e la conseguente tripla punitiva di Benevelli che apre un nuovo break ospite costringono al time-out ancora una volta il coach della Tezenis (29-38). I padroni di casa iniziano a fornire a ripetizione Candussi che ripaga con dei morbidi appoggi a canestro e frena le ambizioni di fuga Urania: si entra negli spogliatoi con il risultato di 37-43. Top scorer a 10 punti di Poletti per Verona, 14 con 4 triple per Benvelli e 11 di Montano
Quattro punti di Lynch nelle schermaglie iniziali di terzo periodo per il +10 ospite (37-47) con il terzo minuto di sospensione chiamato da Dalmonte per trovare una soluzione ad una gara sin qui molto negativa da parte dei suoi giocatori; Candussi ed Hasbrouck provano faticosamente a dimezzare il ritardo che le triple chirurgiche di Montano e Benevelli ristabiliscono immediatamente (44-55). Dopo aver toccato il -14 mette assieme un mini break di 6-0 ed al 30′ di gioco il tabellone recita 52-60 per l’Urania che sogna il blitz di prestigio
Negri apre le danze del quarto conclusivo colpendo dai 6,75 ma una Tezenis desiderosa di rimettersi nel match con Udom, Rosselli e Severini griffa il 59-65 che suggerisce a Villa di fermare il gioco; sin qui sottotono Sabatini si erge protagonista e con l’aiuto di Lynch riporta il +10 che Hasbrouck con un tiro dai 6,75 e Severini dalla lunetta dimezzano (69-74 -3’57”) garantendo un finale in apnea
Severini da oltre l’arco scrive il -2 che esalta le tribune ma la glaciale replica di Montano che ripaga con la medesima moneta e l’azione dopo porta a casa un fallo antisportivo di Rosselli convertendo i liberi per il +7 (72-79 -2’01”). I canestri di Hasbrouck e Tomassini vengono puntualmente annullati dai punti di Raivio che da vero leader non trema e finisce tra i fischi del pubblico veronese per nulla soddisfatto di questo 79-86 che potrebbe mettere a serio rischio la panchina di Dalmonte