Nel pomeriggio di ieri, dopo un lungo viaggio iniziato a Detroit, conclusosi con l’arrivo all’Aeroporto di Milano Malpensa e seguito dalle visite mediche a Monza, Wes Clark ha raggiunto i nuovi compagni di squadra e lo staff canturino a Chiavenna, dove l’Acqua S.Bernardo Cantù è in ritiro sino a sabato 24 agosto. A Clark, neo regista biancoblù lo scorso anno a Brindisi, sono bastate pochissime ore per conquistare subito l’affetto della squadra. Un entusiasmo contagioso e per nulla scontato dopo il viaggio sostenuto, che non ha comunque impedito al playmaker americano di focalizzarsi sul suo obiettivo primario: integrarsi immediatamente nel nuovo gruppo, con personalità ma anche con tanta umiltà.
Grande fan della star NBA Carmelo Anthony – attualmente al centro dei media americani per il suo futuro incerto – e tifosissimo dei New York Knicks, tanto da parlarne per gran parte del viaggio da Cantù a Chiavenna, nella giornata di ieri Clark ha sostenuto il suo primo allenamento in biancoblù, intrattenendo anche qualche chiacchera privata con il general manager Daniele Della Fiori e il capo allenatore Cesare Pancotto. Più che una seduta di allenamento vera e propria, dunque, una rapida “sgambata”, intervallata da una sessione di lavoro differenziata insieme al preparatore fisico Oscar Pedretti, conclusasi poi con una sessione di tiro. Una necessità del giocatore perché il richiamo del pallone e del canestro, anche dopo un lungo viaggio, è troppo forte per un talento come quello di Clark, istintivo, brioso e pronto a esplodere al momento giusto, magari già alla prima amichevole con la Virtus Segafredo Bologna.
«Sono felice di vestire la maglia biancoblù – ha raccontato il play a stelle e strisce –, stiamo cercando di creare un bel gruppo per fare qualcosa di grande quest’anno. Ho appreso che sabato a Chiavenna giocheremo con la Virtus, non sto nella pelle, non vedo l’ora di iniziare. Sarà bello giocare contro Frank Gaines che lo scorso anno ha fatto tanto bene a Cantù, ha grande talento».
E, a proposito della passata stagione, Clark ha commentato anche il suo passaggio da Brindisi a Cantù in termini di vivibilità: «Non posso lamentarmi della mia precedente esperienza in Puglia, avevo tutto quello che mi serviva. Per un rookie al primo anno lontano da casa non è affatto scontato sentirsi a proprio agio in un posto del tutto nuovo. Può capitare nel corso della carriera di andare a giocare magari in posti strani, o meglio, non bellissimi. In questo, invece, sono fortunato perché Cantù è situata in una zona dell’Italia davvero molto bella e io e la mia famiglia, che presto mi raggiungerà, ne siamo consapevoli. Il Lago di Como, Milano e la Svizzera a pochi passi, qui so che si sta davvero bene. Sono entusiasta» ha concluso il classe 1994 nativo del Michigan.
Intanto, la preparazione dei biancoblù prosegue agli ordini di Pedretti per quanto riguarda la parte atletica, mentre le sedute pomeridiane (ore 17:30 a porte aperte) al “PalaMaloggia” sono dirette da coach Pancotto, supportato dagli assistenti Marco Gandini e Antonio Visciglia. Questa mattina Clark e compagni hanno visitato le cascate dell’Acquafraggia, cogliendo l’occasione anche per svolgere un po’ di crioterapia, piacevole quanto utile per gli atleti canturini dopo i tanti sforzi in palestra degli ultimi giorni.
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Lega A – Wes Clark è già entusiasta di Cantù
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