Dal 20 aprile la Virtus Roma è una formazione della serie A, ma passata la festa la società dei presidente Claudio Toti è ricaduta in un silenzio che, dopo quaranta e passa giorni, sta diventando imbarazzante. Con Bucchi e Sims, confermatissimi, alla finestra a vedere cosa succede e forse anche pronti a fare le valigie. Con il presidente di Scafati Aniello Longobardi che arriva o non arriva a fare il socio di minoranza portando o non portando capitali freschi, ma lasciando in dubbio anche il futuro della società di A2 che, ad oggi, potrebbe anche sparire dalla geografia del basket italiano.
Perfino due quotidiani oggi lamentano il silenzio di Toti, spiegando che forse oltre ai problemi giudiziari del presidente possano esserci promesse di aiuti economici non ancora rispettati da parte di altri imprenditori, visto che per fare degnamente la serie A occorre una cifra superiore a i 3 milioni. Alla fine di giugno non manca poi così tanto: iscrizione alla serie A 250mila euro, fidejussione 250mila euro, bollettino freccia 50mila euro. Senza soldi non si canta messa…