La sfida della 26esima giornata di domani sera contro la Happy Casa Brindisi (15/10, quarta in classifica) al Paladozza (palla a due ore 20:45, diretta Raisport ed Eurosport player) mette in palio due punti che valgono il doppio nella corsa ad un posto playoff soprattutto per la Segafredo Bologna (12/13) che in questo momento occupa l’undicesimo posto alla pari della Germani Brescia. Ha presentato la sfida coach Sasha Djordjevic: ecco le parole dell’allenatore bianconero.
È stata una settimana anomala. Come sapete tutti, è dovuta ad alcuni episodi non cestisti. Ad inizio settimana non eravamo al completo, sono mancati Chalmers e Martin e negli ultimi due giorni sono mancati Kravi e Pajola per influenza. Oggi sono tutti presenti perché il dottore ha dato l’ok anche a Kravic e Pajola. La partita di domani è importante per noi, per la società, per i tifosi: dobbiamo tirare fuori gli attributi. Per carattere bisogna essere ottimisti: credo nel lavoro in palestra e fino al fischio finale della partita credo nella vittoria nei miei ragazzi. Non è ancora il tempo per fare analisi: cerchiamo in noi le armi per vincere la prossima partita, da qui alla fine. C’è. ancora tempo per arrivare alla Final Four di Champions League: stiamo già guardando qualcosa ma nella mia testa preparo Brindisi come se fosse (e lo è) la partita più importante della stagione.
Le questioni extra campo? Noi abbiamo tutti scelto di fare i professionisti, ognuno lo fa alla sua maniera. Ci siamo parlati, abbiamo chiarito le cose come noi volevamo nella società. Ho parlato con tutti i giocatori, uno ad uno, non solo con quelli chiamati in causa. Il mio lavoro non può fermarsi. Siamo qui, cercando di tirare tuti dalla stessa parte: possiamo vincere solo la partita di domani, non possiamo vincerne cinque insieme.
Brindisi sta facendo una grande stagione. Sono degli atleti pazzeschi, Brown, Banks, lo stesso Moraschini: le squadre di coach Vitucci sono sempre state così. Hanno la giusta esperienza e una grande versatilità. Mostrano ogni partita una grande forza atletica e a questo dobbiamo stare attenti.
La brutta gara di Pistoia? Prima bisogna dare credito a quelli che hanno vinto: hanno giocato con ferocia, come una squadra che si vuole salvare a tutti i costi. Noi abbiamo sbagliato tiri facili, senza riuscire ad imporre il ritmo e il gioco che volevamo. Anche qualche episodio di non altruismo non ci aiutato, non abbiamo avuto la sicurezza necessaria. Come lo spiego? Dopo una determinata partita come quella di coppa e avendo sulla carta i favori del pronostico contro l’ultima in classifica, non siamo riusciti ad essere mentalmente pronti. E l’esempio è anche quello che è successo dopo la partita.
Martin? Un miracolo averlo avuto con Nanterre, poi ha avuto una ricaduta per il tipo di infortunio che aveva avuto. Martin per noi è importante, indipendentemente dall’avversario. Turnover di domani? Vediamo domani, ci sono tante considerazioni.