Mario Ghiacci racconta del momento della Pallacanestro Trieste, senza main sponsor e con la trattativa svizzera tramontata, ma anche senza risultati eclatanti sul campo a Il Piccolo per la firma di Roberto Degrassi.
Pistoia, passo falso. Abbiamo perso una buona occasione. Vincendo non avremmo risulto tutti i nostro problemi sino a fine campionato ma forse ne avremmo creato qualcuno in più agli altri. In questo momento il torneo non ha ancora una sua stabilità e probabilmente sarà equilibrato sino alla fine. Con due retrocessioni e 8 ai play-off, in un torneo a 17 squadre il ranking si rimescola ogni settimana.
Media inglese. Brindisi ha ricostruito partendo da uno zoccolo duro, chi è partito è stato ben sostituito e i risultati si vedono. La Virtus Bologna è capolista imbattuta e l’ho vista annichilire una squadra come Reggio Emilia che stava attraversando un grande momento. Io ho un chiodo fisso, da tempi non sospetti: il rispetto della media inglese. Fondamentale. Per riuscirci noi dobbiamo aiutarci da soli ed essere aiutati dal nostro pubblico.
Sponsor. Non siamo fermi. Anche se magari non tutti all’esterno lo credono. Stiamo lavorando moltissimo su tutti i fronti: io, il presidente Mauro, gli altri componenti del Cda, i soci, le forze politiche. Tanti contatti. Ci sono sponsor che non danno il marchio alla squadra ma che ci sono vicini, ognuno in base alle proprie possibilità. C’è chi può dare lOOmila euro, chi ÌOmila ma va bene. Certo, alcune risposte si fanno attendere, bisogna avere fiducia.
Budget da completare. Manca un 20-25% del budget. Non ha senso quantificare. Posso assicurare comunque che non abbiamo alcun problema di liquidità. Il budget di una stagione peraltro dipende da mille fattori. Magari domani va in porto una delle trattative avviate e cambia tutto. O ci troviamo nella necessità di cambiare un giocatore…